cultura

Al Castello di Rivoli un inizio d’anno scolastico innovativo per i docenti: formazione tra natura, arte e teatro

Un'occasione di crescita condivisa e di valorizzazione delle risorse individuali e collettive del mondo educativo

Al Castello di Rivoli un inizio d’anno scolastico innovativo per i docenti: formazione tra natura, arte e teatro

Un convegno che non è un convegno. È questa la cifra distintiva dell’iniziativa che giovedì 4 settembre ha visto numerosi insegnanti delle scuole della Città di Rivoli riunirsi al Castello di Rivoli – Museo d’Arte Contemporanea per il momento formativo “Costruire la Comunità: a scuola tra natura, arte e teatro”.

Non lezioni frontali, ma esperienze dirette

L’Amministrazione comunale, attraverso la Direzione Servizi Amministrativi e alla Persona – Servizi Educativi e Prima Infanzia e in collaborazione con il Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli, ha voluto inaugurare l’anno scolastico con una proposta innovativa e coinvolgente, pensata come occasione di crescita condivisa e di valorizzazione delle risorse individuali e collettive del mondo educativo.
Non lezioni frontali, ma esperienze dirette. I docenti, suddivisi in gruppi, hanno potuto sperimentare tre diversi percorsi:

• Spettacolo teatrale “Orecchie d’Asino” di e con Claudio Montagna (Associazione Teatro e Società di Torino), una proposta di teatro di figura e narrazione presso il Teatro del Castello;
• Attività di outdoor education curate da Cascina Govean – Legambiente, con Orienteering e momenti di Forest Bathing promossi da ASD Iride, oltre a pratiche di Qi-Gong;
• Laboratori artistici e di sostenibilità, promossi rispettivamente dal Dipartimento Educazione del Museo e da Coop, ospitati nelle sale del Castello e negli spazi esterni.

Perché l’educazione è fata anche di emozioni

Tre modalità complementari per stimolare riflessioni sull’importanza del corpo, delle emozioni, della creatività e della natura nella didattica quotidiana.

“Vogliamo offrire agli insegnanti occasioni che vadano oltre i modelli tradizionali – sottolinea l’Assessore all’Istruzione Lidia Zanette – perché l’educazione è fatta anche di emozioni, relazioni e esperienze che rafforzano il senso di comunità”.