Dovrà restituire i soldi dell'indenizzo, invalida dopo l'attentato terrositico di Tunisi
La donna si era salvata per miracolo, protetta dai corpi degli altri turisti sotto i quali era rimasta sepolta prima di essere salvata.
Danila Pollara, 66 anni, pensionata di Moncalieri, era rimasta gravemente ferita nell'assalto terroristico al museo del Bardo, di Tunisi, avvenuto nel 2015. Ora si trova a fare i conti con un altro evento destabilizzante.
Revocato vitalizio a vittima dell'attacco terroristico del Bardo
Lo Stato italiano ci ha ripensato e ha deciso di togliere il supporto che aveva concesso alla Pollara, che era stata inserita fra le vittime di terrorismo riconoscendole il 30 per cento di invalidità, che comportava duemila euro per ogni punto di invalidità e un vitalizio di 500 euro. La donna si era salvata per miracolo, protetta dai corpi degli altri turisti sotto i quali era rimasta sepolta prima di essere salvata.
Le lesioni
La donna era finita in ospedale con una scheggia di una granata nel polpaccio destro e un proiettile che le ha trapassato il sinistro. Dopo un lungo ricovero al Molinette di Torino, nel 2016 una commissione medica le riconobbe l'invalidità permanente.
La revisione
Ora la doccia fredda: per un errore erano state applicate delle tabelle per gli indennizzi valide solo fino al 2004. Secondo quelle più recenti il danno morale non poteva essere conteggiato per cui l'invalidità è scesa dal 30 al 20 per cento. Ciò significa non solo perdere il vitalizio, ma anche dover restituire 14mila euro.
Sola e preoccupata per il futuro
La 66enne ha spiegato di essere sola e sulla via dell'invecchiamento, motivo per il quale quel supporto economico era di fondamentale importanza per lei.