TORINO E PROVINCIA

Val Susa, momenti di tensione fra No Tav e forze dell'ordine

Nella spianata di San Didero gli attivisti si sono avvicinati a un'area presidiata dalla polizia dando vita a una "battitura" delle transenne

Val Susa, momenti di tensione fra No Tav e forze dell'ordine
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Momenti di tensione fra No Tav e forze dell'ordine in Valle di Susa al termine del corteo di stamani.

La battittura delle transenne

Nella spianata di San Didero gli attivisti si sono avvicinati a un'area presidiata dalla polizia dando vita a una "battitura" delle transenne.

Alcuni si sono inerpicati su una montagnola e hanno scagliato dei sassi. Dal grosso dei manifestanti sono stati lanciati anche dei petardi all'indirizzo delle forze dell'ordine che hanno risposto con lacrimogeni.

Il corteo

Il corteo, cui secondo fonti No Tav avevano preso parte "migliaia di persone" insieme a diversi amministratori locali, era partito dall'abitato di Bussoleno (Torino) in occasione dell'8 dicembre, data che il movimento carica di contenuti simbolici: nello stesso giorno del 2005 una manifestazione No Tav portò alla "riconquista" di un terreno a Venaus in cui doveva sorgere un cantiere della nuova ferrovia Torino-Lione. Il corteo era stato aperto dallo striscione: "C'eravamo, ci siamo, ci saremo".

Intanto la questione delle opere di compensazione per la Tav Torino-Lione che ha lasciato Bussoleno, in val di Susa, senza sindaco, va avanti. Una querelle che già in passato era stato motivo di scontro tra amministratori No Tav e movimento.

A prendere ora in mano il piccolo comune della Val Susa è il commissario prefettizio Marita Bevilacqua che deve necessariamente ora sottoscrivere la convenzione predisposta dalla Regione sulle compensazioni.

Foto ANSA

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