Urla e bestemmie davanti al videogame, la vicina di casa lo accoltella e spiega agli agenti "Non ne potevo più"
La donna ha spiegato: "Non volevo fare del male a nessuno ma sono mesi che quel ragazzo ci impedisce di dormire"
Notti passate davanti alla Playstation e quando perdeva: urla, parolacce e bestemmie. Uno sfogo che probabilmente alleggeriva il peso della sconfitta del trentenne di Torino, ma rendeva insonni i condòmini di un intero palazzo di corso Cincinnato.
Condòmini esasperati
Il comportamento del trentenne, che durante le sessioni di gioco era in collegamento con altri utenti con i quali comunicava attraverso cuffie e microfono (ma urlando), ha portato all'esasperazione i vicini di casa, e tra questi soprattutto la signora che aveva l'appartamento separato solo da un sottile muro dalla camera del ragazzo.
Al punto che, nella notte del 18 dicembre 2024, intorno alle 2 del mattino, evidentemente fuori di sé la 60enne ha suonato il campanello armata di un coltello da cucina.
Ma a prendersi la coltellata all'avambraccio non è stato il ragazzo che ha aperto la porta, bensì sua madre prontamente intervenuta in sua difesa. Un colpo di scena che sicuramente nessuno si aspettava.
Denunciata per lesione una vicina di casa
Necessario quindi l'intervento della Polizia del commissariato Madonna di Campagna che ha raccolto le prime informazioni. La 60enne ha spiegato agli agenti di non poterne più:
"Non volevo fare del male a nessuno ma sono mesi che quel ragazzo ci impedisce di dormire. Urla, bestemmia fino all'alba. Non ne possiamo più. Sono mesi che chiedo alla signora di far stare zitto suo figlio ma non siamo mai stati ascoltati"
La donna è stata denunciata a piede libero per lesioni. Ma nei guai è finito anche il trentenne, nella sua camera infatti sono state trovate tre katane, spade tipiche della cultura giapponese con lama da più di 60 centimetri. Per questo è stato denunciato per detenzione abusiva di armi.