barriera di milano

Uno sparo contro le finestre dell'aula di musica della scuola Gabelli. Oggi i ragazzi sono in aula, il preside: "Evitiamo gli allarmismi"

Le parole di Luca Bollero: "Non è giusto finire in prima pagina per un motivo come questo, noi da sempre siamo un presidio di legalità e sicurezza per tutta la zona"

Uno sparo contro le finestre dell'aula di musica della scuola Gabelli. Oggi i ragazzi sono in aula, il preside: "Evitiamo gli allarmismi"
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Un forte boato e un buco sul vetro esterno dell'aula del laboratorio di musica. Fortunatamente nessun ferito, ma un comprensibile turbamento per gli allievi e gli insegnanti della scuola Gabelli (che ospita elementari e medie) di via Santhià nel quartiere Barriera di Milano a Torino.

Gli spari nel primo pomeriggio di ieri

Nella tarda mattinata di ieri, 26 ottobre 2023, qualcuno ha sparato un colpo di pistola ad aria compressa dalla strada verso le finestre delle aule della scuola, che in tutto conta 800 allievi, centrando il vetro della finestra dell'aula di musica.

L'aula è stata immediatamente evacuata e la situazione è tornata alla normalità nel giro di dieci minuti.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri del radiomobile che in queste ore stanno cercando di dare un nome e un volto all'autore o agli autori di quella che sembra è stata definita dagli stessi una probabile bravata.

Abbiamo voluto sentire le parole di Luca Bollero, Preside della scuola, per capire come sia il clima a scuola dopo lo spavento di ieri:

Alle 11.42 si è sentito un forte boato dalla strada, tutti hanno pensato ad uno sparo. Contemporaneamente nella nostra aula del laboratorio di musica si è sentito un colpo alla finestra e allievi e insegnanti hanno visto il buco sul vetro, la classe è stata evacuata e i ragazzi sono stati tranquillizzati, poco dopo c'era l'intervallo per cui dopo hanno semplicemente cambiato aula e ripreso le lezioni. Nel frattempo io sono stato informato dei fatti e ho chiamato i carabinieri che sono arrivati tempestivamente e hanno immediatamente constatato che non si trattava di un colpo di arma da fuoco perché la finestra non era stata trapassata, ma si era bucato solo il vetro esterno. Il buco, di pochi millimetri, fa pensare ad un proiettile di un'arma ad aria compressa.

Ci tengo a precisare che nessun allievo è stato sfiorato dal proiettile. Nessun ragazzo ha corso nessun pericolo. Purtroppo in queste ore ho letto qualche notizia fuorviante e il rischio è quello di creare un forte allarmismo preoccupando i genitori e famiglie.

La cosa fondamentale in questo momento è tutelare i ragazzi, che tra l'altro sono tutti minorenni, anche evitando che le loro parole vengano manipolate e strumentalizzate.

Ad oggi la situazione è tranquilla e i ragazzi, seppur un po' turbati dai fatti di ieri, stanno lavorando sereni con i loro insegnanti.

Ci dispiace di essere finiti sui giornali per un fatto come questo. La zona non è facile, ma noi qui facciamo attività bellissime con bambini e ragazzi di 30 nazionalità diverse.

Un presidio di sicurezza in un quartiere sempre più difficile

Ci sembra doveroso sottolineare l'importanza del messaggio del Preside della scuola Gabelli che ha definito il suo istituto un presidio di sicurezza e legalità per tutta la zona, consapevole di vivere in un quartiere sempre più spesso agli onori della cronaca perché al centro di una serie di retate e controlli della polizia ai quali recentemente ha partecipato anche il sindaco Lo Russo.

E dove sempre più spazi culturali e storici sono messi in crisi dall'ondata di microcriminalità. Solo un mese fa scrivevamo ad esempio dell'associazione L'Araba Fenice, via Desana, scuola di danza e palestra, che opera anche nelle scuole locali che a fronte dei numerosi furti subiti aveva deciso di cambiare quartiere, una scelta non facile che prima ancora era stata presa in considerazione anche dallo Spazio 211 luogo di ritrovo molto amato dai torinesi, ma in difficoltà per le continue minacce e assalti da parte di tossici e spacciatori nella zona di via Cigna.

 

 

 

 

 

 

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