Gli ovuli "espulsi" in Commissariato

Una insospettabile spacciatrice 49enne inghiotte un chilo e mezzo di droga, beccata in Barriera

Si tratta di una pratica abbastanza diffusa fra i narcotrafficanti nonostante il fortissimo rischio per la salute.

Una insospettabile spacciatrice 49enne inghiotte un chilo e mezzo di droga, beccata in Barriera
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Una insospettabile spacciatrice e narcotrafficante faceva da corriere per la droga inghiottendo decine di ovuli pieni di eroina e cocaina, a forte rischio della propria salute. Si tratta di una donna africana (del Senegal per la precisione) 49enne fermata dagli agenti del Commissariato Barriera di Milano in flagranza di reato.

Certosina attività di indagine

Una certosina attività di indagine, svolta nelle ultime settimane dal personale della sezione di Polizia Giudiziaria del Commissariato Barriera Milano, ha ricostruito in modo molto accurato il modus operandi della criminalità senegalese a Torino, dedita alla vendita di eroina, crack e cocaina. Gli investigatori hanno accertato come i sodalizi più potenti, tagliando fuori gli abituali fornitori nigeriani ed albanesi, siano infatti riusciti a creare un canale di approvvigionamento parallelo ed autonomo, che si serve di insospettabili corrieri a far da spola fra Italia ed il resto del mondo. Come questa insospettabile 49enne, in regola con tutti i permessi di soggiorno ed incensurata, che evidentemente ha interpretato il ruolo di narcotrafficante come fosse un "normale lavoro". Quando l'hanno fermata, stava tornando a Torino piena (nel senso letterale) di droga dopo essere sbarcata all'aeroporto di Milano Malpensa.

Un viaggio ogni tre settimane

La donna, titolare di regolare permesso di soggiorno dal novembre 2018, di recente ha intensificato i suoi viaggi internazionali, con la cadenza di circa uno ogni tre settimane per un totale complessivo di 60 voli di andata/ritorno in meno di 24 mesi. Al controllo dei poliziotti la donna è stata trovata in possesso di 17 ovuli contenenti circa 400 grammi fra cocaina ed eroina, trasportati all’interno di un borsone. E fin qui niente di particolarmente strano. Ma, nascosti fra le pieghe della pelle, nella zona adiposa del ventre, sono saltati fuori altri tre ovuli contenenti 157 grammi di cocaina e 209 di eroina. La donna, inoltre, forse spaventata per la lungaggine del controllo che le faceva "sforare i tempi" di digestione, confessava di aver ingoiato un centinaio di ovuli (nella foto, alcuni di quelli poi espulsi in bagno).

Gli ovuli "espulsi" in bagno

Portata in Commissariato ne ha espulsi in bagno una sessantina, per un peso complessivo di 530 grammi. Il quantitativo stimato di stupefacente (fra cocaina ed eroina) che la 49enne ha ingerito in Africa e trasportato in Italia per smerciarla sulla piazza di Torino ammonta a oltre un chilo e mezzo. Si tratta di una quantità che poi sarebbe stata suddivisa in dosi (circa tremila) per un valore complessivo superiore ai 90.000 euro se smerciata al dettaglio nelle piazze. Sono in corso ulteriori accertamenti per risalire alla parte più alte della catena di narcotraffico. La pratica di inghiottire gli ovuli incellofanati con dentro la droga è abbastanza comune fra gli spacciatori, ma ciononostante va rimarcata la pericolosità di questo comportamento. Se si rompe un ovulo in pancia e ne fuoriesce la cocaina si rischia grosso: come minimo una dolorosa lavanda gastrica in ospedale, ma nei casi più gravi anche la morte.

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