Tre agenti aggrediti in carcere a Torino: "Situazione esplosiva"
Trasportati all’ospedale Maria Vittoria di Torino sono stati dimessi con prognosi comprese tra quattro e dieci giorni.
Situazione esplosiva al Carcere Le Vallette di Torino, dove un detenuto ha aggredito tre agenti di polizia penitenziaria che sono dovuti ricorrere alle cure dei medici.
Tre agenti aggrediti in carcere a Torino
Ennesimo episodio violento nel carcere di Torino Vallette dove tre agenti di polizia penitenziaria sono stati aggrediti da un detenuto esagitato. Il fatto è avvenuto nella giornata di domenica 11 settembre 2022. I tre poliziotti sono stati visitati e medicati al Maria Vittoria e poi dimessi con prognosi tra quattro e dieci giorni.
A denunciare quanto accaduto è l'Osapp, l'Organizzazione Sindacale Autonoma di Polizia Penitenziaria:
“Il carcere di Torino è una polveriera. In poche settimane tantissimi episodi violenti, tra risse, aggressioni e incendi. Si è giunti al punto di non ritorno. Non passa giorno senza che si verifichino criticità tra incendi, risse e aggressioni nei confronti del Personale di Polizia Penitenziaria che subisce le invettive e le violenze gratuite dei delinquenti che spadroneggiano e che non vengono allontanati. Eppure è in vigore una disposizione del Dap che dispone l’immediato trasferimento in altri istituti degli autori delle intemperanze gratuite quasi sempre ad opera di detenuti stranieri e detenuti affetti da problemi psichiatrici”.
“Verso la fine del mese di agosto un Assistente Capo Coordinatore è stato colpito al naso è dovrà sottoporsi ad intervento chirurgico. O ancora, detenuti evacuati sino a tarda notte nei passeggi perché altri soggetti avevano appiccato il fuoco nelle sezioni, una detenuta che ancora oggi fa da padrona presso la sezione Icam dove quotidianamente mette a repentaglio l’ordine e la sicurezza della sezione e nessuno sembrerebbe fare nulla".
"Quella del carcere di Torino, è una situazione che non ha precedenti, è esplosiva. Non possiamo che richiamare il rispetto di ciascuna figura operante all’interno del carcere e pretendere che l’amministrazione penitenziaria periferica e centrale prendano formale consapevolezza di episodi che ormai rischiano di caratterizzare gli ambienti delle carceri italiane e, si adoperino con assoluta urgenza per la tutela di tutto il Personale penitenziario”.