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"Tranquilli, sono un collega": prova a fingersi un poliziotto e finisce nei guai

Il giovane ha snocciolato una serie di risposte pronte, ma non ha voluto far vedere meglio la placca metallica che aveva nel portafoglio.

"Tranquilli, sono un collega": prova a fingersi un poliziotto e finisce nei guai
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Una pattuglia del Commissariato Barriera Milano impegnata in un servizio di controllo del territorio, si è imbattuta lo scorso lunedì pomeriggio, in via Oxilia, in un giovane cittadino italiano che stava discutendo animatamente con un altro soggetto.

Quando il distintivo non basta

Alla vista della Volante, il ragazzo si è rivolto ai poliziotti, tranquillizzandoli e dicendo di essere un collega in borghese, impegnato in un’operazione di Polizia. La situazione è però anomala, i poliziotti quindi chiedono a quale reparto appartenga, pronta la risposta del ventiseienne che dichiara di appartenere alla Polizia di Provincia, e contestualmente fa il gesto di estrarre dalla tasca un portafogli contenente una placca metallica.

Gli agenti si avvicinano chiedendo di poter vedere meglio la placca appena esibita  a quel punto però il giovane inizia ad alzare la voce, in quanto pensa di non essere assolutamente tenuto a mostrare alcunché. Seguono insulti, minacce ai poliziotti.

La denuncia

Il giovane viene dunque accompagnato per accertamenti agli uffici del Commissariato, dove si rifiuta di fornire le proprie generalità: lì emerge come lo stesso detenga senza alcun motivo una placca, all’interno del portafogli, recante la dicitura “Polizia privata”. L'uomo è stato denunciato per rifiuto di fornire le proprie generalità, minacce e resistenza a Pubblico Ufficiale, possesso di segni distintivi in uso ai Corpi di polizia, ovvero oggetti o documenti che ne simulano la funzione.

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