Torino

Tragedia Mottarone: Eitan sta meglio e ha ripreso a mangiare

Il piccolo si trova ancora ricoverato in rianimazione.

Tragedia Mottarone: Eitan sta meglio e ha ripreso a mangiare
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Eitan, il bimbo di cinque anni unico sopravvissuto alla tragedia del Mottarone, migliora. Come racconta Prima Novara, ora ha iniziato a mangiare.

Tragedia del Mottarone, Eitan migliora

Migliorano le condizioni di Eitan, il bimbo di cinque anni unico superstite del terribile incidente in funivia costato la vita a 14 persone. Il piccolo, ricoverato all’ospedale Regina Margherita di Torino, si trova ancora nel reparto di Rianimazione in via precauzionale.

L’alimentazione

"Le condizioni di Eitan sono in significativo miglioramento ma la prognosi rimane riservata Per la prima volta ha cominciato a mangiare alimenti morbidi e leggeri. Per ora il bimbo rimane in Rianimazione per precauzione. Se non ci saranno complicazioni nei prossimi giorni verrà sciolta la prognosi. Eitan ha sempre accanto a sé la zia e la nonna", riferiscono dal Regina Margherita, dove si trova ricoverato il bambino.

Anche i Vigili del Fuoco di Torino hanno voluto incoraggiare il piccolo Eitan omaggiandolo con un elmo con inciso il suo nome.

Le indagini

Intanto sabato 29 maggio 2021, in carcere a Verbania, si sono svolti gli interrogatori di garanzia dei tre indagatiIl Gip Donatella Banci Buonamici ha chiesto i domiciliari per Gabriele Tadini, il caposervizio della funivia del Mottarone, dopo che questi ha ammesso l’uso dei “forchettoni” blocca freni anche in altre occasioni: “Non sono un delinquente, non avrei mai fatto salire persone se avessi pensato che la fune si spezzasse”, avrebbe spiegato al Gip durante l’interrogatorio, difeso dall’avvocato Marcello Perillo.Decisa anche la scarcerazione del gestore Luigi Nerini e del direttore di esercizio della funivia, Enrico Perocchio. Agli interrogatori sono state presenti anche la procuratrice Olimpia Bossi e la pm Laura Carrara, che avevano chiesto per tutti e tre i fermati la convalida del fermo e la custodia in carcere.

La giornata di lutto

Ieri, a una settimana esatta dall’episodio in cui hanno perso la vita 14 persone, tutta la Regione Piemonte ha osservato un minuto di silenzio a mezzogiorno, con la giornata di lutto proclamata dal presidente Alberto Cirio.

“Nulla può lenire il dolore, ma sentiamo il bisogno di ricordare in un modo solenne coloro che hanno perso la vita in questa follia. Il Piemonte non smetterà mai di stringersi alle loro famiglie e al piccolo Eitan”.

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