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Traffico di stupefacenti in carcere, in corso una maxi operazione i carabinieri e polizia penitenziaria

Le indagini hanno permesso di individuare e controllare numerosi telefoni cellulari e smartphone usati per organizzare lo spaccio di droga all'interno del carcere

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I carabinieri del Comando Provinciale di Torino insieme al Nucleo Investigativo Regionale della Polizia Penitenziaria di Torino stanno effettuando, dalle prime ore di questa mattina, 25 febbraio 2025, una vasta operazione nelle province di Torino, Alessandria, Biella, Vercelli, Cuneo, Sassari, Savona Imperia e Modena, con esecuzione di decreti di perquisizioni in abitazioni private e in carcere.

116 le persone indiziate

Si tratta di una duplice indagine a carico di 116 persone indiziate dei reati di “spaccio continuato di sostanze stupefacenti all'interno del carcere ” e “accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di soggetti detenuti”.
I procedimenti penali, nel cui ambito sono stati emessi i decreti di perquisizione dai magistrati titolari, sono scaturiti da acquisizioni investigative secondo le quali all'interno della Casa Circondariale Lorusso e Cutugno di Torino alcuni detenuti avrebbero avuto la disponibilità di telefoni cellulari.
Le indagini hanno permesso di individuare e controllare diversi telefoni cellulari e smartphone, introdotti all'interno della struttura carceraria da parenti dei detenuti o dai detenuti stessi quando fruivano di permessi di uscita.
Le attività tecniche, condotte per molti mesi, hanno consentito di monitorare un considerevole numero di apparecchi telefonici, utilizzati per mantenere relazioni con l'esterno, sia per motivi familiari sia per parlare con altri criminali ed organizzare un articolato spaccio di sostanze stupefacenti che entravano all’interno del carcere con varie modalità, per poi essere smerciate all'interno degli istituti, previo pagamento con carte prepagate.

Impiegate più di 200 unità tra carabinieri e poliziotti

Nel corso delle due distinte indagini preliminari numerosi sono stati i sequestri e gli arresti in flagranza di reato, ancora oggi in contestazione, in occasione del rinvenimento di telefoni cellulari e sostanza stupefacente all’interno degli Istituti penitenziari oggetto di attenzione.
Nel corso delle attività esecutive sono state impiegate più di 200 unità fra Carabinieri dell’Arma territoriale, militari del lº Reggimento Piemonte e personale del Nucleo Investigativo Regionale e Centrale della Polizia Penitenziaria.
Le indagini non hanno evidenziato specifiche responsabilità penali in capo a personale dell'Amministrazione penitenziaria in servizio nell'Istituto oggetto degli accertamenti.

Le dichiarazioni della senatrice Paola Ambrogio

Grande la soddisfazione di Paola Ambrogio, senatrice di Fratelli d’Italia per l'operazione in corso:

“Esprimo grande soddisfazione per la maxi-operazione in corso contro il traffico di stupefacenti all’interno delle carceri italiane: un plauso e un sincero ringraziamento al Comando provinciale dei Carabinieri di Torino e al Nucleo investigativo della Polizia Penitenziaria di Torino, che stanno eseguendo decine di perquisizioni in diverse province italiane, nonché alla Procura di Torino, che ha coordinato un’indagine su vasta scala, con oltre 100 persone indagate. E’ importante riaffermare come in Italia non esistano zone franche, men che meno in carcere. Quello dello spaccio all’interno degli istituti penitenziari è una piaga da debellare con ogni mezzo, lo Stato c’è e avanza”.

Paola Ambrogio
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