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Torino, «Zone Rosse»: ecco i primi allontanamenti

E anche a San Salvario. La sperimentazione andrà avanti fino a fine aprile

Torino, «Zone Rosse»: ecco i primi allontanamenti
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L’introduzione delle “Zone rosse” a Torino sta iniziando a dare i primi effetti, con i primi provvedimenti di allontanamento dall'area di Barriera di Milano.

Torino, «Zone Rosse»: ecco i primi allontanamenti

Nei quartieri più critici della città, come San Salvario e Barriera, il problema della criminalità, legato soprattutto a spaccio, furti e aggressioni, continua a creare tensioni tra residenti e commercianti.
Soprattutto questi ultimi sono preoccupati per i possibili costi (comunicati con gli ultimi decreti) che impongono ai privati l’installazione di telecamere e maggiore illuminazione. Ma negli ultimi giorni, con l'arrivo delle zone rosse, la lotta alla microcriminalità sembra aver ricevuto un nuovo impulso: nelle ultime ore infatti sono stati eseguiti i primi provvedimenti di allontanamento nei confronti di soggetti ritenuti pericolosi per l’ordine pubblico.

E anche a San Salvario. La sperimentazione andrà avanti fino a fine aprile

Il piano sperimentale, in vigore fino al 30 aprile, consente alle forze dell’ordine di espellere per 48 ore persone con precedenti per reati come spaccio, furto e violenza. Chi viola il divieto rischia una denuncia. In base a questa norma, tre individui già noti alle autorità sono stati allontanati da Barriera di Milano grazie all’intervento delle forze di sicurezza. La parlamentare torinese Augusta Montaruli (FdI) ha espresso soddisfazione per i primi risultati, attribuendo il merito al Governo: “Dopo solo poche ore la zona rossa a Barriera di Milano, voluta dal Governo davanti al lassismo dell’amministrazione comunale, ha portato ai primi allontanamenti – ha dichiarato Montaruli - Se avessimo avuto un sindaco diverso avremmo avuto già da tempo il Daspo e l’anticipazione di quanto già avvenuto”.
Intanto otto persone sono già state allontanate da diverse zone della città, tra cui appunto Barriera di Milano, Porta Nuova e Via Nizza. Per loro le accuse sono di spaccio di droga. Ma resta ancora l'insoddisfazione di alcuni cittadini: alcune aree problematiche della zona nord di Torino, come Piazza Santa Giulia sono infatti rimaste escluse dal piano di sicurezza, lasciando grande preoccupazione nel quartiere.

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