Escalation di violenza

Torinese 23enne ruba la moto di un poliziotto e muore schiantandosi dopo 2 giorni di follia

Nicolas Sansonna, 23 anni, originario di Chieri, in provincia di Torino

Torinese 23enne ruba la moto di un poliziotto e muore schiantandosi dopo 2 giorni di follia
Pubblicato:

Nicolas Sansonna, 23 anni, originario di Chieri, in provincia di Torino, è morto dopo un'escalation di due giorni di follie, culminate col furto di una moto a un poliziotto e lo schianto fatale in sella al mezzo.

In fuga con la moto rubata a un poliziotto

Lo schianto è avvenuto sabato 19 agosto 2023. Sansonna si è schiantato con una Kawasaki sulla Statale 453 della Valle Arroscia in Liguria. Poco prima aveva avvicinato un poliziotto in vacanza fermo a bordo strada sulla sua moto e lo aveva rapinato del mezzo dandosi alla fuga. Sulle sue tracce si erano messi i Carabinieri e la Polizia Locale. Quando hanno ricevuto la segnalazione di un incidente a Vessalico e si sono recati sul posto lo hanno trovato privo di vita, schiantatosi contro il guardrail.

Due giorni di follia

Ma la rapina della moto è stata soltanto il culmine di una due giorni di follie del 23enne Nicolas Sansonna. Come ricostruisce il nostro portale locale Prima La Riviera, tutto ha avuto inizio venerdì 18 agosto 2023, quando a Loano il giovane ruba uno scooter. La proprietaria avverte la polizia locale di Ceriale, che dalle telecamere cittadine localizza il motociclo dalle parti di via Romana. Alla guida c’è un giovane senza casco, con diversi tatuaggi sulla testa. Scattano le ricerche e, verso le 13 di sabato 19 agosto 2023, grazie ai filmati, gli agenti (alcuni in divisa, altri in borghese) riescono ad arrivare sotto casa sua. Non c'è bisogno di grandi indagini: in men che non si dica è lui stesso a uscire sul terrazzo. Alla vista delle divise inizia a dare in escandescenze. I poliziotti della municipale scoprono dalle testimonianza che è lo stesso ad aver scagliato durante la notte un seggiolone contro un’auto parcheggiata in via Romana. Ma non è tutto.

L'aggressione in Pronto soccorso

Ricoverato la notte precedente al Pronto soccorso del Santa Corona Pietra Ligure aveva aggredito il personale sanitario: due infermieri e un medico specializzando in ortopedia e il medico di reparto che era stato preso a schiaffi, riportando leggere escoriazioni. Per lui erano dovute intervenire tre volanti dei carabinieri e una della Polizia locale. Una volta sul balcone, Sansonna non si limita a inveire, ma inizia anche a lanciare oggetti contro le forze dell'ordine.

Il commissario Massimo Sanguineti, ad esempio viene mancato per un soffio da una caffettiera, che tuttavia si infrange sul parabrezza dell’auto di servizio e lo distrugge.

Per motivi di sicurezza viene addirittura chiusa la strada, tra l’altro in un momento in cui circolano molti turisti. Ma non finisce qui. All’improvviso, sempre sul terrazzo, si cosparge il corpo con un liquido (forse olio), afferra un coltello da cucina e inizia a minacciare i passanti. Poi scende per strada. Gli agenti cercando di impedirgli di andare verso il centro essendo armato. Ma lui non desiste e con la lama inizia a strisciare sull’asfalto. A quel punto, un po’ camminando e un po’ correndo, si dirige verso Albenga. Dopo un chilometro circa interviene anche una pattuglia della radiomobile dei carabinieri e il ragazzo si infila in un terreno agricolo. Agenti e militari continuano a cercarlo e scoprono che ha scavalcato un recinto tentando di rubare un’auto. Poi la rapina della moto, la fuga e il tragico epilogo.

Seguici sui nostri canali