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Tempi duri per i vecchi usurai: smascherati patrimoni da capogiro

Due sequestri in pochissime ore

Tempi duri per i vecchi usurai: smascherati patrimoni da capogiro
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Sono state diffuse in pochissime ore due notizie che riguardano due maxi-sequestri in provincia di Torino e che hanno un denominatore comune: protagonisti in entrambi i casi sono due anziani, due pensionati per carità ancora molto arzilli, anche se attivi nel "settore" della... criminalità.

Insomma (per fortuna), tempi duri per gli attempati usurai sul nostro territorio.

Il sequestro effettuato dalla Dia e dalla Guardia di Finanza

La prima notizia è stata diffusa nella prima mattinata di oggi, martedì 19 settembre 2023, dalla Direzione investigativa Antimafia (Dia) e dalla Guardia di Finanza che hanno confiscato beni del valore di 400mila euro (si tratta nello specifico di 4 beni immobili, un'auto e circa 18.000 euro in contanti) ad un pensionato (imprenditore e pluripregiudicato) per il quale è stata, inoltre, disposta la misura personale della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza per tre anni.

L'usuraio si muoveva fra le province di Asti e Torino: numerosi i reati commessi negli anni, anche estorsione, naturalmente. 

Le indagini hanno evidenziato una significativa disponibilità di beni in capo al soggetto a fronte dei redditi esigui dichiarati negli anni, confermando come lo stesso vivesse abitualmente grazie ai proventi delle attività illecite.

Pertanto, tenuto conto della caratura criminale e della sua pericolosità sociale, nonché della sproporzione accertata tra i beni posseduti e le fonti reddituali dichiarate, il Tribunale di Torino, condividendo gli esiti delle investigazioni eseguite ha disposto, come detto, la confisca di 4 beni immobili, 1 autovettura e circa 18.000 euro in contanti, per un valore complessivo di circa 400.000,00 euro.

I beni e gli immobili sequestrati dalla Polizia Anticrimine

Il secondo comunicato stampa (al quale era allegata anche la foto di copertina) è stato diffuso dalla Polizia poco prima di mezzogiorno e si riferisce a un sequestro avvenuto da parte della Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Torino che riguarda beni e immobili per il valore di un milione di euro, un "tesoro" costruito in diversi anni da B.V. elemento di spicco della criminalità locale.

Il provvedimento di sequestro è stato emesso dal Tribunale di Torino – Sezione Misure di Prevenzione su proposta del Questore di Torino e ha riguardato 3 appartamenti dislocati tra Venaria Reale e  Torino,  3 box auto,  3 auto, una moto e 14 rapporti bancari tra conti correnti, titoli e cassette di sicurezza, per un valore complessivo di circa 1 milione di euro.

Una vita dedicata al crimine

B.V., oggi sessantenne, ha iniziato la sua attività criminale all'inizio degli anni ’70.

La prima condanna risale agli anni '80 e riguarda una serie di furti aggravati e poi ancora, a distanza di poco più di un anno, un'altra condanna dal Tribunale di Torino a 6 anni di reclusione per aver commesso rapine in alcune gioiellerie torinesi.

Dopo un periodo di carcerazione, tornato in libertà, ha continuato la sua carriera criminale rendendosi nuovamente protagonista di diverse rapine nelle province di Firenze e Torino e iniziando anche la sua attività come usuraio. Una lunga "carriera" da criminale che ha consentito di mettere da parte un vero e proprio "tesoro".

Nei confronti dell'uomo è stata avanzata la richiesta, al vaglio del Tribunale, di applicazione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza per quattro anni con obbligo di soggiorno nel comune di residenza.

 

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