Teatro Regio, al via la nomina per un commissario ministeriale: "Bisogna ricominciare"
Appendino, Cirio e Fondazioni fanno fronte comune: "Bisogna ripartire, serve un commissario ministeriale per sanare la situazione"
Ieri, 29 maggio 2020, la sindaca Chiara Appendino ha reso noto che il Teatro Regio di Torino nominerà un commissario ministeriale per risanare la situazione finanziaria e di gestione.
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Teatro Regio e il commissario ministeriale
Il Teatro Regio non sta vivendo il suo momento più glorioso. Una situazione finanziaria di eccezionale gravità quella riscontrata al famoso teatro torinese e il Consiglio di indirizzo del Teatro Regio proprio in questi giorni si accinge ad approvare un bilancio consuntivo del 2019 con un passivo di 2,3 milioni di euro. Per salvare il Teatro, serve una figura esterna, un commissario ministeriale, richiesto al Ministro per i Beni e le Attività culturali, che possa operare il 'necessario risanamento strutturale dei conti’.
Appendino: “Il Teatro deve ricominciare"
A rendere nota questa scelta è la stessa sindaca Chiara Appendino, dopo un confronto con il Consiglio di indirizzo e i presidenti della fondazione di origine bancaria:
"Il Teatro Regio ha bisogno di ricominciare e ripartire senza essere condizionato dai vincoli di uno stato debitorio pesante: una situazione non ripianabile alla luce dell’attuale contesto, se non attraverso un intervento straordinario e la nomina di un commissario risponde proprio a questa esigenza.
Chiederò al ministro Franceschini di individuare insieme la giusta figura che possa traghettare il nostro Teatro in questa fase delicata, garantendo continuità alla gestione e alla programmazione artistica”.
Le parole di Cirio e Poggio
Anche il presidente della Regione Alberto Cirio e l''assessore alla Cultura Vittoria Poggio vogliono risanare al più presto questa situazione:
"Non è più possibile tollerare una situazione di continuo passivo per una eccellenza come il Teatro Regio. Serve pertanto una scelta forte e per questo abbiamo condiviso con il Comune e le Fondazioni bancarie una soluzione di netta discontinuità con il passato, che in questo momento solo un commissario può garantire”.
"Un'azione coraggiosa"
Fondazione Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT fanno eco ad Appendino e Cirio. Anche per loro serve una ristrutturazione della gestione del Teatro, un atto di coraggio a fin di bene, per far ripartire questa eccellenza:
“Siamo d’accordo nel sostenere un’azione coraggiosa della Città finalizzata alla necessaria ristrutturazione della gestione del Teatro, non più rinviabile anche in considerazione. Siamo convinti che ciò possa facilitare, in tempi ragionevolmente contenuti, una profonda revisione ed efficientamento della gestione del Teatro attraverso una pianificazione strategica pluriennale di attività e di investimenti, come base fondamentale e duratura per un suo rilancio e rafforzamento nel tempo”.