Campidoglio e Borgo Po

Tamponi anti Covid rivenduti con la marijuana: un arresto e due denunce

Il sospetto è che i presìdi medici fossero rivenduti come merce illecita, "in nero" e senz'alcuna autorizzazione.

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Marijuana e tamponi anti genici per rilevare il Covid: anche il commercio di materiale sanitario sottobanco o "in nero" è vietato e si rischia la denuncia (com'è accaduto in questo caso). Nell’àmbito dei controlli disposti dal Comando Provinciale per contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti, i Carabinieri di Torino hanno arrestato uno spacciatore e denunciate due persone.

In particolare nel Quartiere Campidoglio i militari della Compagnia Mirafiori hanno bloccato un 30enne italiano che a seguito di controllo personale e domiciliare è stato trovato in possesso di 75 grammi di marijuana, 30 grammi di hashish e alcune dosi di cocaina oltre a un bilancino elettronico e materiale per il confezionamento della droga. Per lui sono scattate le manette.

In via Valsalice, è invece stato denunciato a piede libero un 25enne nella cui abitazione sono stati rinvenuti 110 grammi di "fumo" e 65 di marijuana. Durante il controllo sono inoltre stati trovati dei tamponi antigenici per la ricerca del virus Covid che da accertamenti sarebbero stati acquistati, senza averne titolo, dal padre che per tale motivo è stato denunciato per commercio illecito di apparecchi e strumenti sanitari. Il sospetto infatti è che, oltre allo smercio di marijuana, gli stessi tamponi anti Covid fossero rivenduti "in nero" e con margine di guadagno come se si trattasse di materiale illecito o di sostanze vietate.

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