A Torino

Strisce blu gratis addio: tornano i parcheggi a pagamento dal 3 giugno

Tornano i parcheggi a pagamento in centro e in tutte le aree con le strisce blu. Tante già le polemiche.

Strisce blu gratis addio: tornano i parcheggi a pagamento dal 3 giugno
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Si torna piano piano alla normalità e così, tornano anche le strisce blu a pagamento a Torino da mercoledì 3 giugno 2020.

L'ordinanza per le strisce blu

I parcheggi a pagamento erano stati sospesi durante il lockdown e l’emergenza coronavirus al fine di agevolare i cittadini del capoluogo piemontese. Ora che c’è la ripartenza con la Fase 2, l’ordinanza per sospendere le strisce blu non è stata prorogata. La disposizione emanata nei mesi scorsi dalla prima cittadina Chiara Appendino e dall’assessora alla Viabilità Maria Lapietra ha terminato la sua corsa. Da mercoledì 3 giugno 2020 infatti si tornerà ai parcheggi a pagamento in centro città.
La questione dei parcheggi nelle scorse settimane si è aggravata. Sempre più persone stanno utilizzando la propria auto privata per i vari spostamenti per ridurre il rischio di contagio. I parcheggi vuoti sono così diventati sempre più un miraggio, soprattutto in alcune zone del centro. Anche per questo motivo, è stata sbloccata la sosta a pagamento. Lapietra ha infatti spiegato che:

"Con la ripartenza dei negozi e delle attività commerciali vogliamo cercare di favorire il turn-over delle vetture nel centro e nelle altre aree dove è stata introdotta la sosta a pagamento perché trovare un parcheggio era complicato”.

Le polemiche

La scelta di non prorogare l’ordinanza per bloccare temporaneamente le strisce blu non è piaciuta a molti, secondo quanto afferma il capogruppo dei Moderati Silvio Magliano:

“La pandemia non è finita, Torino non è ripartita. Le condizioni che hanno portato alla scelta di sospendere le strisce blu sono invariate. Bisogna prorogarla fino alla fine di agosto. Vogliamo evitare sovraffollamento dei mezzi e tutelare le famiglie con figli piccoli. Sono tante le richieste che ci stanno arrivando da parte dei cittadini. Direi che questo pensiero è condiviso da molti”.

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