Si barrica in casa e minaccia di uccidere i genitori: arrestato
Dovrà rispondere di sequestro di persona
Questa notte, attorno alle 3, è giunta ai numeri di emergenza la chiamata di una donna anziana in difficoltà con il figlio, un cittadino italiano di 31 anni. La chiamata, ad un certo punto, è stata improvvisamente interrotta dall’intervento di un uomo che parlando con l’operatore proferiva minacce nei confronti dei familiari per poi chiudere la comunicazione.
Le minacce via telefono
Gli agenti della Sala Operativa della Questura ricontattavano la richiedente, che passava subito il telefono al figlio che minacciava di uccidere i familiari e che per prenderlo la Polizia avrebbe dovuto ucciderlo.
Sul luogo giungevano due volanti e il 118. Il soggetto rifiutava di aprire la porta alla Polizia e indicava di essere armato di una pistola calibro 38. Giungevano successivamente altre Volanti dell’UPGSP, coordinate da un funzionario sul posto e dal Dirigente in Sala Radio, ed i Vigili del Fuoco. Poiché il soggetto, che tratteneva in casa la madre e il padre, continuava a non essere collaborativo, aveva avvio la procedura per attivare l’intervento dell’unità di negoziazione e delle SIC (squadre interventi critici).
Il dialogo
Subito poco dopo, è arrivato il negoziatore sul posto, attraverso la porta è iniziato un lungo dialogo con l’uomo mantenendosi in costante collegamento videotelefonico con la Sala Radio dell’UPGSP.
Alle ore 06:30 circa il 31enne ha dichiarato di aver puntato un coltello alla gola della madre facendo intendere all’operatore di esser disposto a tutto. Il negoziatore a quel punto è riuscito a calmare il soggetto convincendolo a mettere via l’arma.
Alle successive 07:09 il negoziatore, dopo una trattativa condotta per diverse ore, lo ha convinto ad aprire la porta: a questo punto il personale operante è entrato all’interno dell’abitazione mettendo in sicurezza il soggetto e appurando che i genitori dell’uomo versavano in buono stato di salute, anche se sotto shock.
L'arresto
L’uomo, nei minuti successivi, è stato arrestato per sequestro di persona. Il procedimento penale si trova attualmente nella fase delle indagini preliminari, pertanto vige la presunzione di non colpevolezza dell’indagato, sino alla sentenza definitiva.