VAL SUSA

Sgomberato presidio No Tav di San Giuliano, tensioni tra manifestanti e polizia

Era stato allestito sui terreni acquistati in maniera collettiva dal movimento No Tav nel 2012, per impedire la costruzione della ferrovia e le relative opere.

Sgomberato presidio No Tav di San Giuliano, tensioni tra manifestanti e polizia
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Questa notte (7 ottobre 2024) forte tensione in Val Susa. E' stato sgomberato dalle forze dell’ordine il presidio di San Giuliano, che era stato allestito sui terreni acquistati in maniera collettiva dal movimento No Tav nel 2012, per impedire la costruzione della ferrovia e le relative opere.

La stazione internazionale

Nell'area verrà realizzata, salvo nuove resistenze, la stazione internazionale della linea ad alta velocità Torino-Lione. Per difendere il presidio i manifestanti hanno posizionato delle barre lungo la Statale 25 per impedire il transito alle forze dell'ordine. Intorno alle 2, sono arrivate sul posto le forze dell’ordine passando dall’autostrada e hanno dovuto fare subito i conti con il lancio di bombe carta, sassi e razzi. In risposta contro i manifestanti sono stati sparati numerosi gas lacrimogeni.

I No Tav su Facebook:

"Le forze dell'ordine, dopo aver spento il fuoco della barricata con l'aiuto dei pompieri, avanzano verso il terreno del presidio di San Giuliano facendosi scudo di un fitto lancio di lacrimogeni ad altezza uomo".

Morto lo storico No Tav Alberto Perino

Nella giornata di venerdì 4 ottobre 2024, è morto, a 78 anni, Alberto Perino, uno dei volti storici del movimento No Tav che da oltre 30 anni si batte contro la linea internazionale ad alta velocità Torino-Lione.

Nella 'sua' Valle di Susa era conosciuto da tutti, sempre in prima fila in tutte le manifestazioni: le grandi marce con decine di migliaia di partecipanti, gli incontri promossi dagli attivisti e soprattutto le proteste storiche del dicembre 2005.

Malato da tempo

Malato da tempo, è mancato la scorsa notte nella sua abitazione. A febbraio, dopo i fogli di via notificati a una cinquantina di simpatizzanti e attivisti No Tav, aveva invitato a "resistere, resistere e ancora resistere cercando di non farci spaventare.

"Alla criminalizzazione del dissenso aveva aggiunto - bisogna reagire non accettando le leggi ingiuste perché, come diceva Gandhi, se una legge è ingiusta deve essere violata".

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