1 maggio 2021

Scontri al corteo del Primo Maggio di Torino: tre contusi

Quattro manifestazioni in contemporanea per un Primo Maggio di protesta a Torino in un clima autunnale.

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Primo Maggio: una mattinata di protesta a Torino per la festa dei lavoratori.


Primo Maggio: proteste a Torino

Quattro le manifestazioni che si sono svolte in contemporanea per un Primo Maggio di protesta a Torino.

In una giornata dal clima autunnale, l'unico corteo è quello (non autorizzato) di centri sociali, anarchici e No Tav. In tutto 500 persone che scortate dalla Polizia puntano verso il centro risalendo via Po.

Le celebrazioni in Comune

Nel frattempo in Comune, Sindacati e Istituzioni, celebrano la festa dei lavoratori facendo i conti con la crisi acuita in modo determinante dalla pandemia. Solo in Piemonte, infatti, si sono persi 52mila posti di lavoro nell'ultimo anno.

La manifestazione che si sta svolgendo in comune viene seguita su un maxi schermo allestito in piazza San Carlo, dove c'è anche una rappresentanza dei 400 lavoratori Embraco che rischiano il licenziamento.

Scontri in piazza Castello

Trecento metri più in là ecco che il corteo sociale entra in piazza Castello. Una piazza blindata a protezione della sede della Regione. I manifestanti improvvisamente cercano di sfondare il cordone delle forze dell'ordine, che rispondono con una carica di alleggerimento: manganellate, spintoni, urla. Poi tutto torna alla calma. Il bilancio parla di due manifestanti e un poliziotto contusi.

La ghigliottina

Toni sopra le righe anche nel sit-in di Cobas ed estrema sinistra che portano in piazza a pochi metri dallo scontro di piazza Castello una ghigliottina con le teste del Premier Draghi, del segretario Pd Enrico Letta e di quello della Cgil Maurizio Landini.

Verso l'ora di pranzo, poi, il corteo non autorizzato sfila via salutando con un lancio di uova verso fast food e rider in attesa.

FSP Polizia: “1° Maggio, Per noi non c’è festa”

”A Torino la giornata si apre con i primi scontri tra manifestanti che vogliono sfondare un cordone di sicurezza per arrivare al municipio e i poliziotti del servizio d’ordine. Festa dei Lavoratori? Non c’è mai festa per chi porta la divisa in questo paese, ma solo sacrifici malpagati e non riconosciuti. Solo attentati continui alla nostra integrità fisica e morale, alla nostra dignità, alle nostre vite familiari, alla nostra dignità”.

E’ questo il commento di Valter Mazzetti, segretario generale FSP Polizia di Stato,  a commento degli scontri.

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