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Lavapiatti 25enne decapitato in casa: mistero sul movente

Emergono dettagli terrificanti sulla fine di Mohammad Ibrahim: molto probabilmente conosceva il suo carnefice.

Lavapiatti 25enne decapitato in casa: mistero sul movente
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Emrgono dettagli terrificanti circa l'omicidio di un ragazzo bengalese di 25 anni, Mohammad Ibrahim, che è stato trovato privo di vita nel suo appartamento situato al terzo piano di un palazzo di corso Francia 95 a Torino. Il rinvenimento è avvenuto intorno alla mezzanotte di ieri, da parte del suo coinquilino, al rientro a casa dal lavoro. Il giovane, emigrato in Italia per lavorare e dare un futuro alla sua famiglia, è stato decapitato. Chi indaga sospetta che la vittima conoscesse bene il suo carnefice, anche in virtù delle modalità dell'omicidio, che lasciano trasparire un movente "personale".

25enne decapitato a Torino

Mohammed lavorava come lavapiatti in un ristorante di Collegno, ma martedì sera era di riposo. Il coinquilino e collega l’ha salutato alle 19 e si è recato al lavoro, al ritorno il macabro ritrovamento. Sono state proprio le sue urla a svegliare gli altri inquilini del palazzo. Non vi sarebbero segni di effrazione sulla porta, a ulteriore dimostrazione che la vittima probabilmente conosceva il suo omicida e l'avrebbe fatto entrare spontaneamente. Inoltre nulla è stato rubato dall'appartamento. Mohammed quindi potrebbe aver aperto la porta al proprio aggressore. O forse questo era già in casa. Capitale sarà il responso delle telecamere di videosorveglianza.

Ancora un mistero il movente: Mohammed era in regola e non aveva precedenti con la giustizia. L'arma del delitto non è stata ritrovata, si sospetta che per la terribile esecuzione possa essere stato utilizzato un machete.

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