cronaca

Salone del Libro di Torino: tensioni all manifestazione Pro Pal davanti al Lingotto

La situazione attorno alle 19 è stata riportata alla calma

Salone del Libro di Torino: tensioni all manifestazione Pro Pal davanti al Lingotto
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La prima giornata del Salone del Libro si è conclusa con una carica delle forze per allontanare i manifestanti Pro Palestina che cercavano di entrare al Lingotto.

Tensioni davanti al Lingotto

Al centro delle polemiche la presentazione del libro di Nathan Greppi "La cultura dell'odio", cui avrebbe dovuto partecipare anche il capo della comunità ebraica torinese Dario Disegni (che all'ultimo ha scelto di non presentarsi).

Fuori intanto cresceva la tensione fino allo scontro dentro il Salone del Libro alcuni attivisti “pro Pal” fuori dalla “sala Avorio”, dove si stava comunque svolgendo l'evento, hanno dato luogo ad un sit-in pacifico.

Manifestanti Pro Pal davanti al Lingotto

Poche ore prima un convegno sul "diritto allo studio in contrasto all’antisemitismo in università", organizzato dall’Unione dei giovani ebrei è saltato per il blitz di 150 attivisti che hanno costretto i relatori a lasciare la sala del Campus Einaudi.

La carica della polizia

Al Salone del Libro quando i manifestanti si sono avvicinati agli ingressi colpendo le grate che impedivano loro di entrare nei padiglioni c'è stata una carica delle forze dell'ordine per allontanarli e la situazione attorno alle 19 è stata riportata alla calma.

Alla mobilitazione hanno preso parte anche attivisti del Collettivo universitario autonomo, di Potere al popolo e di Rifondazione comunista.
Gli organizzatori hanno annunciato per sabato 17 maggio una nuova protesta che partirà da piazza Crispi.

Manifestante Pro Pal davanti al Lingotto

Le dichiarazioni di Guido Crosetto

Sull'accaduto si è espresso Guido Crosetto, Ministro della difesa della Repubblica Italiana che ha dichiarato:

"Questo pomeriggio, al Campus Einaudi di Torino, è andato in scena l’ennesimo episodio in cui, estremisti di sinistra, anarchici e pseudo attivisti Pro-Pal, con metodi antidemocratici e squadristi, hanno impedito lo svolgimento dell’evento intitolato “Il Manifesto nazionale per il diritto allo Studio” organizzato da associazioni universitarie liberali e pro-Israele.

Condanniamo il clima di violenza e intimidazione alimentato da frange minoritarie, ma molto rumorose, di persone che sostengono apertamente Hamas, un’organizzazione terroristica contraria al diritto all’esistenza dello Stato di Israele.

L’Università si impegni a tutelare il diritto di questi studenti ad esprimere democraticamente e pacificamente le proprie idee."

 

 

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