Trasporti

Ryanair riapre altre tratte ma è polemica con l’Italia: “Assurdo vietare il bagaglio a mano”

Sono ripresi lo scorso 22 giugno i collegamenti di Ryanair dall’Aeroporto di Torino.

Ryanair riapre altre tratte ma è polemica con l’Italia: “Assurdo vietare il bagaglio a mano”
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Ryanair concluderà domani la riapertura delle tratte dall’aeroporto Sandro Pertini di Caselle dopo la chiusura casuata dalla pandemia, ma è già scoppiata la polemica a causa delle misure anticontagio stabilite dall’Italia: “Assurdo vietare il bagaglio a mano”.

Otto rotte a Caselle

Come riporta Prima il Canavese, sono ripresi lo scorso 22 giugno i collegamenti di Ryanair dall’Aeroporto di Torino. La compagnia aerea ha ripristinato i voli su Bari, Catania e Palermo, mentre da ieri sono tornati anche i voli verso Barcellona El Prat, Brindisi, e da domani anche verso Londra Stansted, Ibiza e Valencia.  Sono otto, in tutto, le destinazioni servite da Ryanair nella stagione estiva 2020 dall’Aeroporto di Torino, di cui 4 nazionali e 4 internazionali.

Frequenze in aumento

Andrea Andorno, Amministratore Delegato di Torino Airport, ha dichiarato: “Da questo mese, la compagnia aerea arriverà ad assicurare fino a 39 voli a settimana, con punte di 9 voli al giorno. Una crescente operatività che l’Aeroporto di Torino accoglierà nel rispetto dei massimi standard di sicurezza: quello aereo è infatti il modo più sicuro per soddisfare l’esigenza di mobilità”.

Ma è polemica sul bagaglio a mano

Per contenere il rischio contagio il Governo italiano ha vietato su tutti i voli l’utilizzo del bagaglio a mano, ma Ryanair non approva questa scelta e ha già scritto al nostro Governo, all’Enac e all’Easa (l’Agenzia europea per la sicurezza aerea) per chiedere chiarimenti. In un intervista al Corriere della Sera Eddie Wilson, amministratore delegato di Ryanair, che ha preso il posto di Michael O’Leary (diventato ad di tutto il gruppo), ha espresso tutti i dubbi sulla decisione del nostro Governo: «Al netto del disagio, questo divieto aumenta le occasioni di assembramento. In primo luogo le persone sono costrette a fare le code ai banchi del check-in per depositare i bagagli e questo avviene in aree dell’aeroporto con spazi che non consentono di rispettare la distanza sociale. È meno rischioso l’imbarco seguendo un ordine sequenziale sulla base della posizione del sedile». E poi c’è la questione dei “passaggi di mano”, mettendo in stiva la valigia viene lasciata al check-in e da qui viene toccata da tutte le persone che si occupano di caricarla in stiva e poi di scaricarla. Senza contare l’occasione di assembramento in fase di ripresa del bagaglio dal nastro una volta giungi a destinazione.

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