Rubavano i carichi dei tir fermi nelle aree di servizio del Torinese, 13 arresti
Il bottino riguarda ingenti quantità di ricambi per auto e di forniture per l’automotive.
Rubavano i carichi dei tir fermi nelle aree di servizio delle autostrade: 13 persone arrestate, delle quali 9 sottoposte alla custodia cautelare in carcere, 1 agli arresti domiciliari, 1 sottoposta all’obbligo di dimora e 2 all’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.
Rubavano i carichi dei tir fermi nelle aree di servizio
Associazione per delinquere finalizzata al furto di merci trasportate su autoarticolati mediante tecnica del “taglio telo”. E' con questa accusa che 13 persone sono state arrestate, delle quali 9 sottoposte alla custodia cautelare in carcere, 1 agli arresti domiciliari, 1 sottoposta all’obbligo di dimora e 2 all’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria. Avevano costituito un’organizzazione dedita al furto ed alla ricettazione di merce trasportata sui mezzi pesanti in sosta o presso ditte, prediligendo la ricambistica per auto ed in generale le forniture per l’automotive.
Indagini partite ad ottobre del 2019
Le indagini, condotte dalla Squadra di Polizia Giudiziaria del Compartimento Polizia Stradale Piemonte e Valle d’Aosta di Torino e coordinate dalla locale Procura della Repubblica presso il Tribunale, hanno avuto inizio nell’ottobre del 2019 a seguito di una lunga serie di furti su autoarticolati in sosta presso le aree di servizio della rete autostradale dell’area metropolitana torinese. I malviventi squarciavano i teloni dei rimorchi per verificarne la merce all'interno e poi rubavano il carico.
Il modus operandi
Sulla base del modus operandi adottato nella commissione dei furti, dei luoghi in cui questi si verificavano, e degli indizi emersi in occasione degli eventi delittuosi, gli agenti della Squadra di polizia giudiziaria hanno focalizzato la propria attenzione su un gruppo di persone (di etnia rom) dimorante nel quartiere Mirafiori Sud di Torino che, con cadenza pressoché quotidiana, era solito perlustrare “palmo a palmo” nelle ore notturne le diverse aree di servizio e di parcheggio delle autostrade del Torinese. Il gruppo depredava i mezzi pesanti del carico e lo nascondeva, in un primo momento, all’interno di locali nella sua disponibilità, e poi ceduto ai ricettatori.
In attività persino durante il lockdown
Nemmeno il periodo di “lockdown”, tra i mesi di marzo-maggio del 2020, che tra le altre cose ha limitato di gran lunga la circolazione di merci non di prima necessità, ha scoraggiato gli indagati dalle attività criminose che infatti, proprio in quel periodo, hanno interessato le abitazioni private, i distributori carburanti ed i supermercati ai quali sono stati provocati anche ingenti danni alle strutture.
Almeno 64 episodi illeciti
L’indagine ha consentito di acquisire importanti elementi probatori per 64 episodi illeciti ed è stata caratterizzata dal sequestro di beni provento dei furti il cui valore complessivo è stato stimato in svariati milioni di euro. Si tratta per lo più di ingenti quantità di ricambi per auto e di forniture per l’automotive.
Le misure cautelari
Gli elementi di prova raccolti hanno consentito al P.M. di richiedere l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 13 persone che proprio in questi giorni è stata concessa dal G.I.P. del Tribunale di Torino che ha emesso mandato di carcerazione per 9 di loro, per una gli arresti domiciliari, per un’altra l’obbligo di dimora e per altre 2 l’obbligo di presentazione alla P.G.
L’intervento è stato eseguito nella scorsa settimana dalla Squadra di Polizia Giudiziaria della Polizia Stradale di Torino con l’ausilio di personale delle Sezioni Polizia Stradale di Torino, Alessandria, Novara e Vercelli nonché di quello del Reparto Prevenzione Crimine di questo capoluogo.
“Prima della sicurezza delle merci è indispensabile tutelare la sicurezza degli autisti dei mezzi, che sono a rischio vita durante i furti. Il problema non è il furto in sé - commenta Gianluca Gavazza, consigliere regionale del gruppo Lega Salvini Piemonte - ma il rischio che ha colui che subisce il furto, perché dal taglio del telo ad arrivare ad attaccare l’autista la strada è breve. E purtroppo nel passato abbiamo già avuto esempi di autisti trovati morti per questi motivi”.