TORINO OVEST

Rivoli, schiaffi agli alunni: maestra assolta "perchè il fatto non sussiste"

I fatti sono accaduti nel marzo del 2019.

Rivoli, schiaffi agli alunni: maestra assolta "perchè il fatto non sussiste"
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Patrizia Toro, educatrice d'infanzia di 59 anni, è stata assolta dal Tribunale dall'accusa di aver maltrattato i bambini che le erano stati affidati.

La decisione

A decidere la sorti delle due maestre è stata ieri, 25 luglio 2022, il gup Lucia Minutella, con rito abbreviato, che ha accolto la tesi difensiva degli avvocati Pietro Obert ed Elena Gusmano. La Procura di Torino aveva chiesto una condanna a un anno e 4 mesi di reclusione, senza sospensione condizionale della pena.

I fatti

I fatti risalgono al marzo 2019, quando ai carabinieri della stazione di Rivoli, erano arrivate alcune segnalazioni da parte di genitori dei piccoli alunni, preoccupati per presunti maltrattamenti avvenuti ai danni dei loro figli dalle 2 insegnanti.

Subito dopo le indagini dei militari avevano consentito di documentare alcuni episodi nei quali le due indagate avrebbero aggredito verbalmente, strattonato e in un caso anche schiaffeggiato, alcuni bambini.

Una decina di famiglie si era così costituta parte civile, tra bambini presunti vittime di maltrattamenti ed altri perché avevano assistito a tali episodi.

«Sono stralunata e affaticata. Sto metabolizzando ciò che è accaduto e realizzando le parole del giudice. Ho sempre saputo di essere innocente. In aula  - fa sapere dalle colonne del Corriere.it - non ho solo respinto le accuse, ma anche difeso trent’anni di lavoro. Adesso tiro un sospiro di sollievo e quando a settembre rientrerò in classe avrà il sapore della prima volta. L’incubo è durato due anni e mezzo, ma ora spero sia finito. Vorrei buttarmi tutto questo alle spalle. Ho sempre avuto fiducia nella giustizia, sapevo di non aver fatto quello che era descritto nelle denunce. Ho iniziato a 19 anni e per 11 sono stata precaria. Poi ho avuto la cattedra. Nella mia carriera non ho mai avuto alcun problema e rivendico il mio metodo educativo.

Nelle scuole dell’infanzia l’insegnamento passa attraverso il gioco, ma i bambini devono anche essere educati e accompagnati nel percorso di crescita. Ognuno ha una propria storia, che va capita e interpretata. Nel tempo, per loro diventiamo anche delle seconde mamme e il rimprovero, severo quando è necessario, fa parte del mio lavoro. Mi sento tradita da alcuni genitori. Persone che per anni hanno accompagnato i figli a scuola mostrandosi gentili e premurose. Nonostante la denuncia, abbiamo concluso l’anno scolastico con la tradizionale cena di classe e i bambini mi hanno donato anche dei pensierini».

Alcuni dubbi

La donna ha riferito al Corriere di non sapere chi l'ha denunciata in quanto nessuno dei figli e dei genitori aveva fatto critiche sul suo operato. Sempre secondo l'educatrice, i "bambini erano felici di andare a scuola" quindi era impossibile capire che c'era qualcosa che non andava.

L'insegnante ha, inoltre, spiegato a più riprese che "il rimprovero è necessario" in alcune situazioni in cui si verificano comportamenti pericolosi ma devono seguire le coccole e le spiegazioni".

Il rientro al lavoro

A gennaio di quest'anno la donna è rientrata al lavoro ma non nello stesso plesso scolastico in quanto, durante l'aspettativa, il suo posto era stato occupato da un'altra collega.

La 59enne non ha mai nascosto ai giornalisti che questa vicenda l'ha provata molto dal punto di vista psicologico e ha affermato:

"Dopo la denuncia sono rimasta nella scuola fino alla chiusura indagine: la dirigente, i colleghi e molti genitori mi sono stati vicini. Non mi hanno mai fatto mancare il loro supporto e per me è stato importante. Poi nel 2020, quando le accuse sono state formalizzate, ho preso un anno di aspettativa. Ho preferito farmi da parte e raccogliere le idee.

Le famiglie mi hanno dimostrato apprezzamento e fiducia. La sera però tornavo a casa e avevo il magone. Temevo che potesse succedere di nuovo: questa vicenda mi ha fatto soffrire tanto. Adesso a settembre si ricomincia, sicuramento con un altro spirito. E sono felice di rivedere i miei piccoli allievi".

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