TORINO

Rimpatriati quattro preziosi beni culturali italiani illecitamente esportati negli Stati Uniti

I beni sono stati individuati grazie alla quotidiana attività di monitoraggio del mercato di settore online, svolta dagli specialisti della Sezione Elaborazione Dati del Comando TPC

Rimpatriati quattro preziosi beni culturali italiani illecitamente esportati negli Stati Uniti
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Il 22 luglio 2022 alle ore 11:00, presso la Caserma “La Marmora”, situata in Via Anicia 24, sede del Reparto Operativo, Gruppo e Nucleo di Roma del Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC), la Vice Capo Missione ad interim presso l’Ambasciata degli Stati Uniti d'America in Italia, Christina Tomlinson, ha restituito quattro preziosi beni culturali italiani al Comandante TPC, Gen.B. Roberto Riccardi. Presenti anche alcuni Rappresentanti del Federal Bureau of Investigation (FBI) presso l'Ambasciata degli Stati Uniti d'America in Italia.

Questi due imponenti beni sono di manifattura delle Fiandre, risalenti alla metà del XVI secolo, raffiguranti rispettivamente “Scena allegorica e stemma nobiliare”, delle dimensioni di 267x252 cm, e “Ritorno dell’arca dell’alleanza”, di 342x470 cm. Erano stati trafugati a febbraio del 1995 in una galleria d’arte specializzata in arte tessile antica di Milano.

L'individuazione

I due manufatti sono stati individuati grazie alla quotidiana attività di monitoraggio del mercato di settore online, svolta dagli specialisti della Sezione Elaborazione Dati del Comando TPC, che gestisce la “Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti”, il più grande database del mondo, con oltre 6 milioni di beni culturali censiti. Per il loro elevato valore storico-culturale e commerciale, i due beni erano pubblicati nel Bollettino delle Ricerche n.18 edito dal Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri – Servizio per le ricerche delle opere d’arte rubate. A distanza di 25 anni dal furto, un arazzo è ricomparso come arredo di una lussuosa casa di ispirazione rinascimentale spagnola di Palm Beach (Florida) e l’altro è stato individuato nel sito di una casa d’aste di Jacksonville, sempre in Florida. Grazie all’intervento del Federal Bureau of Investigation, attivato dal Reparto Operativo TPC, sono state condotte le indagini sotto la direzione del Pool Tutela Patrimonio Artistico della Procura della Repubblica di Roma e i due beni sono stati bloccati e messi in sicurezza. All’evidenza della loro provenienza, gli attuali detentori hanno rinunciato al possesso, per la restituzione in favore dell’avente diritto italiano.

Aureo raffigurante testa di Nerone

Risalente al 60-61 d.C., provento di rapina a mano armata avvenuta il 20 febbraio 1977 presso la Sala medaglie del Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Nel mese di dicembre 2020, il Nucleo TPC di Torino ha localizzato l’importante moneta aurea raffigurante l'imperatore Nerone con, sul verso, l'effigie della Virtù. La moneta, di straordinario valore per la sua rarità e la particolare conformazione del conio utilizzato, è stata localizzata presso un’importante casa d’aste americana dove era programmata per la vendita, che si sarebbe svolta il 19 gennaio 2021. L’attivazione del Federal Bureau of Investigation, avvenuta a cura del Reparto Operativo TPC, ha permesso di fermare la vendita e recuperare il bene.

Rinvenuto nella villa del “Quarto di Montebello” in via Flaminia a Roma. Nel mese di gennaio 2021, l’ufficio FBI di Los Angeles ha interessato il Reparto Operativo TPC per effettuare alcuni accertamenti su un mosaico romano localizzato negli Stati Uniti, luogo in cui risultava esser giunto agli inizi del ‘59, per poi essere custodito in un magazzino di Los Angeles sin dal 1980. Il bene segnalato è risultato essere suddiviso in 16 pannelli, 14 dei quali ancora integri, mentre i restanti risultavano frammentati. Le verifiche preliminari condotte da FBI Los Angeles ne hanno ricondotto la provenienza all’area archeologica di Ostia.

Gli accertamenti svolti immediatamente con la Sezione Elaborazione Dati TPC, hanno confermato che il bene segnalato da FBI si identificava in un mosaico raffigurante Medusa, un tessellato policromo a decoro geometrico con scomparti geometrici formati con pietruzze bianche, rosse e nere, a disegno imitante la stuoia, risalente al II secolo d.C., rinvenuto nel 1892 nell’ambiente “A” della villa del “Quarto di Montebello”, situata al IX miglio della via Flaminia, originariamente composto da sedici pannelli. Inoltre, le ulteriori verifiche condotte presso l’Archivio Centrale dello Stato ne hanno attestato la presenza in Italia fino a luglio 1909. Dopo questa data, a causa dei noti eventi bellici succedutisi nel tempo, non sono emersi riscontri ulteriori. Queste prove sono state fornite a FBI, rivendicando la restituzione del bene considerato che sin dal 28 giugno 1909, con l’entrata in vigore della legge nr. 364 del 20 giugno 1909, in Italia vige specifica normativa di tutela che vieta la vendita di beni culturali di proprietà dello Stato italiano, così come la loro esportazione all’estero.
In base alle prove acquisite e all’encomiabile attività investigativa condotta congiuntamente da FBI, Comando TPC e Consolato Generale d’Italia a Los Angeles, il bene è stato recuperato e rimpatriato nel corso dei mesi scorsi.

“L'Italia è un Paese con un patrimonio storico, culturale e artistico straordinario e unico” - ha dichiarato l’Incaricato d'Affari ad interim presso l'Ambasciata degli Stati Uniti d'America in Italia, Christina Tomlinson – “la salvaguardia del patrimonio richiede attenzione e vigilanza, e vorrei ringraziare il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale per il lavoro che svolgono per l'Italia e le generazioni future. Gli Stati Uniti sono fermamente impegnati a proteggere e preservare il patrimonio culturale in tutto il mondo e a prevenire il traffico di antichità, spesso utilizzato per finanziare reti criminali transnazionali organizzate e terroristiche. Ci auguriamo di continuare a lavorare insieme per rafforzare ulteriormente le relazioni tra le forze dell’ordine italiane e statunitensi.”

“La collaborazione con le Autorità statunitensi, anche nel nevralgico settore della tutela del patrimonio culturale, è consolidata e fruttuosa. Il lavoro svolto con l’FBI ha portato ai risultati che insieme presentiamo: tornano a casa reperti preziosi che arricchiranno il patrimonio nazionale. Fra gli USA e l’Italia c’è un oceano, ma la Cultura è un ponte straordinario, in grado di collegare qualunque riva. L’evento di oggi lo rende ancora più solido” ha dichiarato il Gen.B. Roberto Riccardi.

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