Rider aggrediti in piazza Castello, responsabili individuati grazie agli "assistenti pedonali"
“Fiero dei nostri ragazzi che hanno dimostrato un gran senso civico".
Rider aggrediti in piazza Castello da un gruppo di giovani. E' successo nel pomeriggio di sabato 27 febbraio 2021: i responsabili identificati anche grazie agli "assistenti pedonali".
Rider aggrediti
Nel primo pomeriggio di sabato 27 febbraio 2021, in un'affollata Piazza Castello, alcuni rider sono stati aggrediti da un gruppo di giovani. La scena è stata notata dai ragazzi che per conto dell'Associazione Familiari e Vittime della Strada Onlus stanno svolgendo i lavori di pubblica utilità ai fini della messa alla prova in qualità di assistenti pedonali in collaborazione con il Corpo di Polizia Municipale di Torino.
Gli "assistenti pedonali" lanciano l'allarme
Gli assistenti erano appena arrivati sul posto per prendere servizio sugli attraversamenti pedonali loro assegnati dagli agenti del Comando Territoriale Centro-Crocetta quando hanno notato il parapiglia. In applicazione di quanto appreso durante il corso di formazione tenuto dalla Polizia Municipale, gli ‘assistenti pedonali’ hanno prontamente avvertito il loro referente che ha allertato la Centrale Operativa permettendo ai Carabinieri intervenuti sul posto di individuare i responsabili.
Gli stessi hanno successivamente completato il proprio dovere civico offrendo ai militari la loro testimonianza, consentendo in tal modo l'agevolazione delle indagini.
Senso civico
“Fiero dei nostri ragazzi – è stato il commento a caldo del Presidente Giacinto Picozza – che hanno dimostrato un gran senso civico, segno che il percorso di rieducazione intrapreso con la messa alla prova sta dando ottimi frutti. Inoltre, l'episodio ci permette anche di sottolineare come la figura dell'assistente pedonale non esaurisca la sua funzione nel solo ‘attraversamento sicuro’ dei pedoni ma possa essere di ausilio alle forze dell'ordine su più fronti”.
“Un’ulteriore conferma, se mai ce ne fosse stato bisogno, dell'importanza e dell'utilità di questo progetto di rieducazione civica e di pubblica utilità ad ampio spettro, non solo di sicurezza stradale, che alimenta il senso di responsabilità e il rispetto della legalità collettiva”, ha commentato il Comandante Emiliano Bezzon.