TORINO SUD

Ricorrono in appello le due mamme dei gemelli di Trofarello non riconosciute dal Comune

Il fatto era accaduto nel marzo scorso

Ricorrono in appello le due mamme dei gemelli di Trofarello non riconosciute dal Comune
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La coppia di due mamme (Antonella e Claudia) residenti a Trofarello, comune della cintura sud di Torino, che si sono viste respingere dal Palazzo di Città e dal tribunale dopo la possibilità di trascrivere all'anagrafe del municipio i loro, lo scorso mese di marzo (2023), hanno fatto ricorso alla Corte d'Appello di Torino. I gemelli, che sono sotto la patria potestà delle due, sono venuti al mondo grazie alla procreazione medicalmente assistita.

Attualmente questo tipo di tecnica per avere figli è solo accettata dalla legge per persone di diverso sesso. Mentre con persone di ugual sesso no. Un questione non da poco che ha quindi, come detto, fermato il Comune a non ricoscere dal punto di vista burocratico i due bebè della coppia.

La richiesta

La coppia, assistita dall’avvocato Edoardo Carmagnola, ha anche richiesto la riforma del decreto o la rimessione della questione alla Corte Costituzionale per far dichiarare l’illegittimità della Legge 40/2004, che nell'articolo 1 recita:

1. Al fine di favorire la soluzione dei problemi riproduttivi derivanti dalla sterilita' o dalla infertilita' umana e' consentito il ricorso alla procreazione medicalmente assistita, alle condizioni e secondo le modalita' previste dalla presente legge, che assicura i diritti di tutti i soggetti coinvolti, compreso il concepito.
2. Il ricorso alla procreazione medicalmente assistita e' consentito qualora non vi siano altri metodi terapeutici efficaci per rimuovere le cause di sterilita' o infertilita'.

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