TORINO

Recapitati un proiettile e una lettera di minacce alla Fondazione Mirafiori

Dopo la scoperta, gli operatori hanno denunciato subito l'accaduto alle forze dell'ordine, che ora stanno indagando per risalire agli autori del gesto

Recapitati un proiettile e una lettera di minacce alla Fondazione Mirafiori
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Due giorni fa, sono stati trovati un bossolo di un proiettile e un biglietto contenente delle minacce e insulti ad un operatore, davanti alla porta d’ingresso di via Panetti 1, quartier generale della Fondazione Mirafiori, a Torino. A trovare il tutto sono stati gli operatori della onlus che lavorano nella struttura che da anni è diventato un punto di riferimento per il quartiere periferico al confine con Nichelino.

«E’ stato un atto davvero intimidatorio, non ho idea di chi possa averlo compiuto. Spero sia stata una bravata. Nemici? Noi collaboriamo con tante realtà del terzo settore, non so a chi possiamo dare fastidio» fa sapere dalle colonne CronacaQui.it la preside del Primo Levi e la presidente della Fondazione Mirafiori

La denuncia

Dopo la scoperta, gli operatori hanno denunciato subito l'accaduto alle forze dell'ordine, che ora stanno indagando per risalire agli autori del gesto.

Mirafiori, un quartiere difficile

Il quartiere di Mirafiori si posizione nel quadrante sud della città capoluogo ed è da anni uno dei più difficili anche se, dal 2006, anno delle olimpiadi invernali, ha subito un profondo e radicale cambiamento dal punto di vista urbano e sociale. Da allora di strada ne è stata fatta tanta ma, oggigiorno, persistono "sacche" di "degrado urbano e sociale" che "minano" la tranquillità di chi abita questo quartiere.

Due mesi fa, in via Artom, tra le case popolari, a pochi passi dalla "casa nel quartiere", un giovane africano di 17 anni, originario del Mali, è stato ferito alla gamba al termine di una sparatoria. 

Il giorno dopo, dall'altro capo del quartiere, a Mirafiori nord, un altro ragazzo di 21 anni è stato ferito ad una gamba da un proiettile. 

Ora, quest'ultimo caso, fa tornare la paura e alzare il livello di attenzione da parte delle forze dell'ordine.

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