Rapinatore arriva in taxi e fugge a piedi: preso 1 mese dopo
In manette un balordo 40enne di Settimo, è accusato di rapina e lesioni gravi (ha pestato a sangue il titolare del negozio).
Rapinatore arriva in taxi, deruba un minimarket e scappa a piedi: identificato e rintracciato dalla Polizia un mese dopo. Si tratta di un balordo 40enne di Settimo, arrestato con le pesanti accuse di rapina e lesioni personali gravissime.
La rapina a fine dicembre
Il fattaccio di cronaca avviene e fine dicembre. L'uomo arriva con un taxi davanti al supermarket di via Madama Cristina ed entra. Ha pronta una scusa per distrarre la cassiera: "Ha da cambiare questa banconota?". Al rifiuto, perde la testa a comincia ad inveire ed insultare. Arriva il proprietario dell'attività che cerca di allontanarlo ma il 40enne passa alle vie di fatto: colpisce ripetutamente con pugni al volto il titolare. Non contento, gli si avventa contro anche quando il malcapitato cade a terra col volto tumefatto e lo colpisce alla testa intimandogli di consegnare l'incasso. Le urla attirano l’attenzione di un ragazzo che stava rincasando, che prova a sottrarre il titolare dalle grinfie del suo aggressore mentre un'altra ragazza sopraggiunta chiama i soccorsi. Il rapinatore intanto apre la cassa e si porta via i soldi (meno di cento euro il bottino) prima di scappare verso via Valperga Caluso. Il giovane soccorritore, a bordo della sua bici, ha anche provato a seguire il rapinatore che però riusciva a far perdere le proprie tracce all’angolo con via Ormea. Il rapinatore arrivato in taxi si sentiva forse al sicuro a questo punto, ma...
Contusioni da codice rosso
Il titolare pestato a sangue è finito all'ospedale in codice rosso: a seguito di accertamenti sanitari, gli è stata riscontrata una frattura delle ossa nasali per la quale doveva essere sottoposto successivamente ad intervento chirurgico e un trauma cranico commotivo con una prognosi di 30 giorni. Gli accertamenti condotti dal Commissariato Barriera Nizza hanno consentito di giungere al riconoscimento dell’aggressore. L’uomo era stato ripreso dalle telecamere di videosorveglianza e mediante celle telefoniche si risaliva all’utenza usata per chiamare il taxi. Durante le indagini, condotte con perizia e precisione tanto da richiedere oltre un mese di tempo, il 40enne è stato riconosciuto senza ombra di dubbio dalle parti coinvolte a seguito di accertamento fotografico da parte della Polizia. In base agli elementi raccolti l’Autorità Giudiziaria ha disposto una perquisizione domiciliare a Settimo Torinese presso la residenza dei genitori. Lì c'era lo zainetto azzurro mono-spalla che l’uomo aveva con sè durante la rapina. Nei giorni scorsi, a seguito di quest' attività, gli agenti lo hanno arrestato. A suo carico dell’indagato sono emersi anche due piccoli precedenti: uno per droga e uno per violazioni stradali.