Rapina in banca, sistema di sicurezza fallace: Intesa San Paolo dovrà risarcire i clienti
In tribunale, in questi anni, è stato ricostruito come i rapinatori riuscirono a raggiungere le stanze blindate della banca abbattendo un banale muro di mattoni, facilmente demolibile.

La banca Intesa San Paolo dovrà risarcire i suoi correntisti che nel lontano 25 aprile del 2016 di corso Peschiera a Torino, subirono una rapina.
"Il sistema di sicurezza predisposto si è rivelato del tutto fallace”.
E' questa la motivazione, stabilita dai giudici della prima sezione civile del Tribunale di Torino, che hanno riconosciuto la responsabilità della banca per la carente filiera di controllo.
Cosa è successo
Quel giorno una banda di ladri riuscì ad entrare nel caveau e, lavorando indisturbata per due giorni, riuscì a portare via circa 20 milioni di euro tra contanti, gioielli e lingotti, forzando ben 867 cassette di sicurezza, il tutto grazie alla complicità delle guardie giurate.
In tribunale, in questi anni, è stato ricostruito come i rapinatori riuscirono a raggiungere le stanze blindate della banca abbattendo un banale muro di mattoni, facilmente demolibile.
A sei anni dalla vicenda, il Tribunale di Torino ha dato ragione ai correntisti derubati. Ogni clientesarà risarcito in base al valore del danno subito. Dalle prime stime, in totale, la banca dovrà versare 200mila euro.