TORINO E PROVINCIA

Ragazzine scrivono bestemmie e parolacce sui muri del salone polivalente a Verolengo

A denunciare l'accaduto è stato il primo cittadino

Ragazzine scrivono bestemmie e parolacce sui muri del salone polivalente a Verolengo
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A Verolengo, comune di poco meno di 5mila abitanti, sono apparse scritte blasfeme, a caratteri cubitali, sulle porte di ingresso, sulle finestre, e sui muri del salone polivalente di via Giuseppe Di Vittorio.

Bestemmie e parolacce sul polivalente

Come riporta Prima Chivasso, questo è solo l’ultimo episodio di mala gioventù che, proprio attraverso le pagine del nostro settimanale, viene denunciato nel Chivassese. Sono mesi, infatti, che il territorio sta vivendo atti di vandalismo e di aggressioni da parte di giovanissimi. Un fenomeno in continua crescita che allarma sempre di più. Se a Chivasso un gruppo di ragazzini ha prima rubato le scarpe ad una ragazzina e poi l’ha riempita di botte nel parcheggio di un supermercato, in un altro centro commerciale sempre dei giovani hanno spaccato i finestrini delle auto riprendendo il tutto e poi pubblicandolo sui social. Se a Brandizzo durante la Festa Patronale una baby gang ha preso di mira alcuni giovani picchiandoli senza alcuni motivo non si può non ricordare che sempre gli stessi adolescenti al luna park di Chivasso hanno aggredito un papà che era andato a difendere il proprio figlio e alcuni amici di quest’ultimo. E ancora a Montanaro scritte blasfeme erano state fatte sulla facciata della chiesa. E tanti altri sono gli episodi di cui in questi mesi abbiamo dovuto scrivere. Ecco che a Verolengo il sindaco Luigi Borasio racconta un altro episodio. Ha deciso di denunciare quanto accaduto perché i genitori si pongano dei quesiti, si interessino di quello che i propri figli fanno e che controllino quando sono fuori casa.

Le autrici delle 12enni

«Ne giorni scorsi siamo stati avvertiti di quello che era accaduto nel salone polivalente, nella parte che da verso i campi da tennis, dunque non sulla strada – spiega Borasio – Dopo aver visto ciò che è stato fatto, le foto parlano da sé, siamo rimasti letteralmente a bocca aperta. Poi mi è venuto in pensiero: di solito si dice “che mondo lasciamo ai nostri figli” parlando di temi come la disoccupazione oppure il cambiamento climatico. Oggi, però, di fronte a questo scempio io dico “che figli lasciamo a questo mondo”. Le telecamere di videosorveglianza hanno ripreso quanto accaduto. I filmanti sono stati visti dalla polizia locale che ha svolto e prosegue con le indagini. Le autrici, si proprio così, del fatto solo delle ragazzine di soli 12 anni. Ma il problema non sono loro, ma i loro genitori. Perché è dalla famiglia, prima che dalle cattive compagnie, che nascono queste volgari e ignoranti azioni. Per non parlare delle offese anche alla morale e al sentimento religioso altrui».

Perché sui quei muri, su quegli infissi, queste giovani donne, hanno scritto parole forti, hanno riportato insulti probabilmente dirette a delle loro “avversarie”, a persone che loro reputano non alla loro altezza. Non hanno scritto il classico messaggio d’amore verso il ragazzo che desiderano, gesto anche questo sbagliato e da condannare. Bensì hanno scritto con dei pennarelli bestemmie, insulti verso Dio. Hanno disegnato simboli fallici e frasi sessuali. E poi insulti. Parole e disegni che mai nessuno avrebbe immaginato che qualche 12enne potesse mai fare. Eppure è così come spiega sempre Borasio:

«Non credo che sia necessario aggiungere alcun commento. Voglio solo avvisare che proprio attraverso le immagini raccolte dalla polizia locale sarebbe già stata individuata la prima delle autrici di tali offese. Questa ragazzina finirà per il pagare per tutti, anche dal punto di vista economico oltre che una denuncia penale per danneggiamento di proprietà pubblica. Ora voglio dare un consiglio a questa giovane: vieni in Municipio con i tuoi genitori. Solo in questo modo, costituendoti, potremmo cercare una soluzione più amichevole».

Lo sdegno

Negli occhi di Borasio si legge lo sdegno ma nelle sue parole si comprende benissimo la buona volontà di incontrare questa ragazza, di spiegarle che ciò che ha fatto è sbagliato e di mediare insieme ai suoi genitori.
Ma intanto noi ci chiediamo cosa sia sbagliato in questa società?
Cosa provochi la necessità di tanta violenza in questi giovanissimi. Perché il bullismo e il vandalismo hanno preso il sopravvento in quei ragazzi e in quelle ragazze che frequentano ancora le scuole medie.

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