Raffiche di vento oltre i 100 km/h spazzano la provincia: tetti scoperchiati e impalcature crollate
Nel quartiere Santa Rita di Torino, più precisamente in corso Agnelli davanti allo stadio olimpico, un albero si è spezzato alla base ed è finito sulla carreggiata
Durante la notte (venerdì 22 dicembre 2023) i vigili del fuoco del comando di Torino hanno svolto decine di interventi per il forte vento che ha spazzato la provincia. Lamiere, elementi costruttivi e alberi pericolanti segnalati soprattutto nella bassa Val Susa e nel Pinerolese.
Raffiche a 224 km/h
Nell'area della Sagra di San Michele, in Val Susa, sono state decine e decine le chiamate a causa del forte vento che ha raggiunto raffiche i 224 km/h. Di riflesso, nelle zone più secche, della provincia si sono sviluppati degli incendi, in particolare sopra Lanzo. Tetti scoperchiati nel Canavese ad Ivrea. Altri danni a sono stati registrati a Nole, Fiano, Robassomero e nel Biellese.
Una proprietaria di un'azienda zootecnica al nostro giornale ha fatto sapere:
"Il forte vento a mezzanotte ci ha divelto l'intero capannone grande circa 600 metri dove abbiamo anche il nostro punto vendita. I danni sono molti ingenti".
Coldiretti: "Non è ancora possibile una stima completa dei danni"
"Per le strutture agricole del Torinese inizia la conta dei danni causati dal forte vento di foehn che sta sferzando tutta la provincia. Non è ancora possibile una stima completa dei danni ma dalle comunicazioni dei soci che arrivano agli uffici di Coldiretti Torino, già oggi, si è toccato il milione di euro. Al momento, i territori più colpiti risultano essere il Canavese, il Ciriacese, la Bassa valle di Susa, la zona ovest di Torino. In queste zone, durante la notte sono stati scoperchiati tetti di pagliai e fienili oltre a tettoie di stalle e tunnel di coltivazione. Molte strade vicinali di accesso ai campi sono interrotte a causa degli alberi caduti: gli agricoltori le stanno liberando con i loro mezzi. Grande spavento, in particolare, per gli allevatori che hanno dovuto tranquillizzare i loro animali terrorizzati che, nel panico, hanno rischiato di ferirsi. Per fortuna, finora, nessun crollo ha coinvolto direttamente animali nelle stalle e nei pollai. Intanto, dall’alba sono iniziati i lavori di sgombero e messa in sicurezza delle strutture danneggiate I nostri soci – informa ancora il presidente di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici - ci stanno comunicando danni davvero rilevanti, anche su strutture di recente costruzione realizzate seguendo l’esperienza degli agricoltori che, da generazioni, abitano il territorio. Ma un vento così eccezionale non lo immaginava nessuno. Come sindacato siamo vicini ai nostri soci e a tutte le aziende agricole. Di fronte a disastri come questi dobbiamo sentirci come una grande famiglia e non fare mancare la nostra solidarietà. I nostri uffici zona, sono, naturalmente, a disposizione delle aziende. Di fronte al vento caldo (ben 18 gradi) e secco che soffia su boschi e pascoli senza neve, asciutti da settimane senza pioggia, è alto il rischio di incendi innescati da piromani che attendono proprio i giorni di vento per appiccare il fuoco. Raccomandiamo a tutti gli agricoltori e a tutti i cittadini la massima vigilanza contro il triste fenomeno degli incendi nei giorni di vento che, nelle nostre valli e nelle fasce pedemontane, a ogni inverno secco, provocano disastri immani al patrimonio forestale e ai pascoli. Vigilanza anche per le aziende agricole di queste stesse zone colpite dal vento dove in questi ultimi anni si sono verificati troppi incendi a danno, soprattutto, di pagliai e fienili".
Nel quartiere Santa Rita di Torino, più precisamente in corso Agnelli davanti allo stadio olimpico, un albero si è spezzato alla base ed è finito sulla carreggiata, fortunatamente senza creare feriti.
Danni in cintura sud
In via Bersezio, a Nichelino, un'impalcatura di un palazzo in ristrutturazione è crollata, danneggiando una tettoia e devastando, allo stesso tempo, alcuni balconi delle palazzine vicine. A Vinovo una casa è stata scoperchiata in via dei Platani 1.
"I venti - spiega l’Agenzia Regionale per l’Ambiente - porteranno anche un forte aumento delle temperature principalmente sulle pianure e zone pedemontane, con una variazione localmente di circa +12-15°C nelle minime e +10°C nelle massime."