Protesta a Torino, le Forze dell'Ordine chiedono maggiori tutele e rispetto per i lavoratori
Una manifestazione indetta per denunciare le "gravi difficoltà" che gli operatori del settore affrontano quotidianamente
A Torino la protesta delle Forze dell'Ordine: i sindacati chiedono maggiori tutele e rispetto per i lavoratori.
Forze dell'Ordine protestano a Torino
Oggi, lunedì 25 novembre 2024, a partire dalle ore 9:30, è in corso una manifestazione di protesta organizzata dai principali sindacati delle Forze dell'Ordine e dei militari, tra cui Siulp, Sap, Coisp, Usic, Sim, Usif, Sinafi, Sappe, Fns Cisl e Sam. Al corteo, che si è radunato davanti alla Questura di Torino per poi sfilare nelle vie cittadine, stanno partecipando diversi rappresentanti del settore della sicurezza, preoccupati per le condizioni operative e la crescente mancanza di tutele.
La protesta è stata indetta per denunciare le "gravi difficoltà" che gli operatori del settore affrontano quotidianamente. In particolare, i sindacati evidenziano il notevole calo di autorevolezza delle Forze dell'Ordine, che si riflette in una serie di aggressioni fisiche e verbali durante le manifestazioni pubbliche, nei controlli sul territorio e, in particolare, all'interno degli istituti penitenziari. A detta degli organizzatori, l'impunità che caratterizza molti di questi episodi è uno dei fattori che mette a serio rischio la sicurezza e l'efficacia delle operazioni delle forze di polizia.
"Non solo un grido d'allarme"
"Questa manifestazione non è solo un grido di allarme, ma un invito al governo a riconoscere le difficoltà di chi ogni giorno si trova a garantire la sicurezza pubblica e a difendere la nazione," affermano i sindacati.
La protesta ha come obiettivo principale quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle inadeguate tutele offerte a chi, con coraggio e dedizione, lavora a favore della collettività, ma spesso si trova a fare i conti con aggressioni ingiustificate da parte di cittadini, manifestanti e detenuti.
Un messaggio chiaro è quello di richiedere un maggiore impegno da parte del governo nella protezione dei lavoratori di questo settore, che non solo svolgono un ruolo fondamentale per la sicurezza, ma sono anche padri e madri di famiglia che meritano di essere tutelati.
Interventi più incisivi
I sindacati hanno riconosciuto l'importante lavoro svolto finora dal Sottosegretario alla Giustizia con delega alla Polizia Penitenziaria, citando l’assunzione di nuovi agenti, la nomina di nuovi direttori e commissari, l’istituzione della figura del Medico del Corpo, e l’acquisto di nuovi strumenti di protezione.
Tuttavia, i sindacati chiedono interventi ancora più incisivi, come l’adozione di misure per rendere le carceri "un posto di lavoro sicuro" per il personale della polizia penitenziaria. A tal fine, si auspica un potenziamento delle strutture e delle tecnologie interne, anche con l’utilizzo dei fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), destinati all'edilizia penitenziaria.
Il Decreto Sicurezza e gli aumenti salariali
Infine, i sindacati fanno appello al governo per un'accelerazione nell'approvazione del "Decreto Sicurezza", che prevede misure di protezione aggiuntive per le forze dell'ordine, come la creazione del reato di rivolta all’interno delle carceri.
Un altro tema caldo riguarda il riconoscimento degli aumenti salariali previsti dal nuovo contratto di lavoro, ancora in attesa di essere attuati, con i sindacati che chiedono un’immediata implementazione degli accordi già previsti.
La manifestazione di oggi a Torino è solo una delle tante iniziative messe in atto dai sindacati per sensibilizzare le istituzioni e l'opinione pubblica sulle difficoltà e i pericoli che i lavoratori delle Forze dell'Ordine devono affrontare ogni giorno. La speranza è che, con il supporto della società, si possano ottenere risposte concrete per migliorare le condizioni di lavoro e garantire maggiore sicurezza a chi protegge e serve.