Professionista della Torino bene si offriva come "baby sitter" per abusare dei figli degli amici
In due anni l'uomo è riuscito a produrre un'impressionante quantità di materiale pedopornografico e ora rischia vent'anni di carcere.
Violentati per almeno due anni e venduti nel dark web. E' l'atroce realtà vissuta da due bambini di Torino.
L'amico di famiglia sempre disponibile
Li portava in montagna, nelle sue seconde case, e si offriva di tenerli quando la baby sitter non era disponibile. L'amico di famiglia, un professionista della Torino bene, era una persona di cui i genitori si fidavano. E invece, l'amico era un mostro insospettabile che una volta riuscito a conquistare la fiducia dei bimbi, con lo stratagemma del gioco, è riuscito a produrre un'impressionante quantità di materiale pedopornografico. Immagini talmente esplicite che la procura di Torino non ha nemmeno avuto bisogno di ascoltare i due minori coinvolti. L'uomo ora rischia una condanna a oltre 20 anni di carcere. Intanto i genitori, assistiti dall’avvocato Alberto De Sanctis, hanno immediatamente avviato un percorso di sostegno psicologico per i loro figli.
Sicuro di non essere individuato
Le prove raccolte nei confronti del cinquantenne, arrestato il 12 aprile dalla polizia postale, sono schiaccianti: l'uomo - quotatissimo nella rete dei pedofili - cambiava server e identità, utilizzando nickname, in continuazione per questo era talmente sicuro di non essere individuato da riprendersi nei suoi filmati. La procura sta cercando di capire se ci siano altri minori coinvolti.