Primo caso al mondo di parto dopo rimozione di un raro tumore cranico in gravidanza
L'eccezionale intervento è stato eseguito all'ospedale Sant'Anna
Primo caso al mondo di parto dopo intervento neurochirurgico in gravidanza per condrosarcoma intracranico, un tumore raro. E' stato eseguito al Sant'Anna di Torino.
Rimozione di un raro tumore cranico in gravidanza
Un intervento senza precedenti ha avuto luogo all'ospedale Sant'Anna di Torino, dove una donna di 36 anni ha dato alla luce il suo primo bambino, affrontando una gravidanza segnata da una diagnosi tumorale: un condrosarcoma localizzato nella regione cranica. Questo tumore raro, che colpisce generalmente le ossa lunghe, è stato scoperto durante un monitoraggio medico a causa di sintomi visivi che la paziente ha iniziato a manifestare nel terzo mese di gravidanza.
Il condrosarcoma del clivus
Il condrosarcoma del clivus, una parte fondamentale della struttura cranica, può esercitare una pressione su nervi e vasi sanguigni circostanti, causando disturbi come cefalea e alterazioni visive. Nel caso della neo mamma, il dottor Andrea Carosso e il professor Luca Marozio, specialisti dell’ospedale, hanno prontamente avviato una serie di esami clinici che hanno portato alla diagnosi della lesione, di circa 1.5 cm, attraverso una risonanza magnetica.
Intervento neurochirurgico urgente
La situazione ha richiesto un intervento neurochirurgico urgente, effettuato nel quarto mese di gravidanza dal dottor Francesco Zenga e dalla dottoressa Federica Penner, esperti in chirurgia cranica. Grazie a una tecnica mini-invasiva endoscopica, il tumore è stato rimosso con successo attraverso le narici, consentendo una ripresa rapida della madre.
La gravidanza e il parto
Il percorso di gravidanza è stato supportato da un’équipe multidisciplinare composta da ginecologi, neurochirurghi, oncologi e radioterapisti, tutti impegnati a garantire che la donna potesse portare avanti la gravidanza fino alla 38esima settimana. Il parto è avvenuto tramite un cesareo eseguito dal dottor Carosso, con un team di anestesisti guidato dalla dottoressa Serena Ditaranto. Il neonato, che pesava 3090 grammi, è stato assistito dalla neonatologia dell’ospedale.
Entrambi, madre e bambino, stanno bene e sono già tornati a casa. Ora, la giovane madre affronterà il percorso terapeutico necessario per la cura del suo raro tumore.
"Grande lavoro di squadra"
“Sono felice che questa mamma sia riuscita a realizzare il suo sogno, nonostante abbia dovuto affrontare insieme a noi una sfida molto impegnativa. Il risultato è stato ottenuto grazie ad un grande lavoro di squadra, che ha visto collaborare in modo multidisciplinare tutti i professionisti coinvolti nel percorso di cura. È proprio questo che ha fatto la differenza in una situazione che avrebbe potuto diventare drammatica” afferma la professoressa Chiara Benedetto.
Il dottor Zenga ha aggiunto l'importanza di una sinergia impeccabile tra i professionisti coinvolti: “Effettuare un intervento chirurgico, per giunta complesso e in una zona delicata ricca di strutture nervose e vasi sanguigni, durante una gravidanza è una sfida che può essere superata solo tramite una perfetta sinergia tra tutti i professionisti, infermieri e medici, che sono intervenuti nel periodo peri-operatorio”.
Federico Riboldi, Assessore alla Sanità della Regione Piemonte, ha sottolineato l'eccellenza della sanità piemontese e la necessità di strutture ospedaliere di livello per garantire successi simili in futuro:
"Ancora una volta la sanità del nostro Piemonte si conferma tra le eccellenze in Italia e nel mondo. Un ringraziamento ai nostri professionisti della Città della Salute di Torino che hanno salvato mamma e neonato. Queste eccellenze meritano strutture ospedaliere di ben altro livello, per le quali stiamo lavorando. Questo lieto evento merita un fiocco azzurro davvero speciale".
"Miracolo della vita"
Il direttore generale della Città della Salute di Torino, dottor Giovanni La Valle, ha definito questo evento un “miracolo della vita” e ha ringraziato i professionisti per il loro impegno.
Infine, il dottor Carosso ha espresso la sua ammirazione per la paziente, elogiando la sua resilienza e il suo ottimismo nel corso di un percorso così impegnativo:
“Dopo l’intervento chirurgico il recupero è stato molto rapido e quindi abbiamo potuto programmare controlli ambulatoriali periodici al fine di monitorizzare il benessere della madre e del feto. Non si sono verificate ulteriori complicanze per cui si è riusciti a portare a termine la gravidanza in modo da consentire al feto di raggiungere il suo completo sviluppo".
Questo straordinario caso rappresenta un esempio luminoso di come la medicina possa affrontare e superare le sfide più difficili, trasformando potenziali tragedie in successi.