TORINO SUD

Prende un coltello ferisce un medico e poi cerca di dare fuoco ai locali. E' accaduto a Moncalieri

L'uomo era ricoverato nella struttura da qualche giorno, ma è stato arrestato con l'accusa di incendio, lesioni personali e porto d'armi o oggetti atti a offendere

Prende un coltello ferisce un medico e poi cerca di dare fuoco ai locali. E' accaduto a Moncalieri
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Ieri sera (martedì 13 dicembre 2022) un uomo di 77 anni ricoverato all'ospedale di Moncalieri, comune alle porte di Torino, ha tirato fuori un coltello e ha aggredito alcuni operatori sanitari. Il suo gesto prima ha ferito uno di loro alle dita e poi, non ancora soddisfatto, ha cercato di dare fuoco a una lettiga poco prima di essere bloccato dal carabinieri che erano stati avvisati da altri colleghi presenti nel nosocomio. Al momento non è chiaro il motivo per la quale l'anziano ha inveito contro gli infermieri e medici.

L'uomo era ricoverato nella struttura da qualche giorno, ma è stato arrestato con l'accusa di incendio, lesioni personali e porto d'armi o oggetti atti a offendere.

A denunciare quanto accaduto è il sindacato:

“Abbiamo sfiorato la tragedia. Purtroppo sono anni che segnaliamo questo pericolo, ma le risposte dell’azienda sono sempre state timide e non incisive”, dice Mario Caserta della Cisl Fp Torino e Canavese. “Da tempo i nostri delegati del pronto soccorso segnalano la precaria sicurezza in cui lavorano gli infermieri e gli OSS del DEA del Santa Croce, più volte ci sono state aggressioni ai colleghi e più volte abbiamo chiesto l’estensione della presenza della guardia giurata a tutta la giornata. Attualmente il vigilante prende servizio alle ore 23, ma chi decide di accanirsi contro i sanitari, spesso per le frustrazioni dovute alle troppe inefficienze del sistema sanitario, non ha orari e può farlo in qualsiasi ora del giorno e della notte”.

Infine, conclude Caserta “La fortuna, e il sangue freddo degli infermieri e degli OSS hanno scongiurato il pericolo neutralizzando l’aggressore e spegnendo l’incendio con un estintore, ma questi lavoratori dovrebbero salvare le nostre vite da un infarto o da altri urgenze sanitarie, non di certo da un’aggressione o da un incendio”.

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