la dichiarazione di Valter Mazzetti

Poliziotti vittime di violenza cieca: " Serve il taser per difendersi dalle aggressioni"

Dopo l'ennesimo episodio, il Segretario Generale Fsp Polizia di Stato chiede che uomini e donne in divisa scendano in strada con gli adeguati strumenti.

Poliziotti vittime di violenza cieca: " Serve il taser per difendersi dalle aggressioni"
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Ennesimo folle episodio di violenza, ieri sera a Torino in largo Giulio Cesare, dove un presunto spacciatore coinvolto in un servizio contro lo spaccio ha aggredito gli equipaggi di ben due volanti, mandando due poliziotti in ospedale.

Violenza cieca contro la polizia

Il soggetto, grande grosso e particolarmente agitato, non ha avuto remore a scagliarsi contro diversi agenti e ha continuato a dare in escandescenze rendendo necessario l’intervento di una terza pattuglia. Mentre si attendono i provvedimenti dell’autorità giudiziaria, Valter Mazzetti, Segretario Generale Fsp Polizia di Stato dichiara:

Rileviamo che Torino, come diverse altre città, è sempre più di frequente teatro di episodi di violenza cieca, e la situazione sempre più preoccupante. Urgono interventi seri.

Indispensabile l'utilizzo del taser

L'episodio di ieri è stato particolarmente grave: due componenti di una volante, uno con un morso alla mano e l’altro con una testata al naso, entrambi poi trasportati all’ospedale. Anche il capo equipaggio dell’altra volante presente è stato morso a un avambraccio, ma non ha subito lesioni. Giunta una terza volante, anche in questo caso l’arrestato ha morso alla mano il capo equipaggio.

Su questo fatto Mazzetti aggiunge:

L’assurdità di quanto accaduto mette in luce con chiarezza anzitutto la sfrontatezza con cui un soggetto non esita ad aggredire dei pubblici ufficiali nella convinzione che non subirà particolari conseguenze, e addirittura per affermare il messaggio che è meglio venga lasciato “in pace a lavorare”, come ebbe candidamente a dire in passato uno spacciatore pure fermato per un controllo. Di pari chiarezza è quanto indispensabile sia per gli operatori uno strumento come il taser che, nella sua fase di sperimentazione, ha dato risultati estremamente positivi consentendo di porre rapidamente fine a situazioni simili senza che neanche venisse utilizzato, ma solo mostrato. Continuare a lasciare donne e uomini in divisa sguarniti e senza mezzi adeguati a difendere sé stessi e gli altri, e non mettere mano a un sistema che non punisce in maniera significativa chi li aggredisce vuol dire, di fatto, pretendere che gli appartenenti alle forze dell’ordine fonteggino una violenza sempre più arrogante lasciandoli però in balìa dei delinquenti, dei rischi professionali, delle ingiuste conseguenze legali che potrebbero subire. La domanda allora è: quanto vale la salute dei poliziotti?

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