Pioggia di multe con i semafori T-red: oltre 100mila sanzioni in un anno, bufera sul Comune
Moltissimi automobilisti non hanno "bruciato" il rosso ma si sono solo fermati sopra la linea d'arresto con il muso della macchina.
Semafori "intelligenti" con il T-red, pioggia di multe e conseguente salasso ai danni degli automobilisti. Più di 109.000 sanzioni elevate nel 2020, che vuol dire novemila multe al mese, ben trecento al giorno. Ha dell'incredibile quanto accade a Torino.
Soprattutto se si pensa all'esperienza che ormai gli Enti pubblici (Comuni) dovrebbero avere in materia di multe con questi famigerati marchingegni elettronici. Che, ormai è pressoché assodato, funzionano per fare cassa e spillare soldi più che per la tanto sbandierata "sicurezza stradale".
Sotto accusa 7 semafori
A Torino città sono sette i semafori "intelligenti" con T-red che distribuiscono multe attivi negli incroci considerati più pericolosi dalla Giunta Appendino, per un totale di 26 linee d'arresto controllate.
Adesso sono stati installati altri quattro nuovi T-red in via Tirreno-Corso Siracusa, Corso Turati-Bramante, Corso Vinzaglio-Vittorio Emanuele e in Piazza Pitagora.
Ma non è finita: forse (visti i risultati dell'incasso) Appendino&C. potrebbero pensar bene di aumentare la pressione arrivando a ben 12 semafori, per un totale di 38 linee d'arresto controllate dall'occhio elettronico.
Il peggio è che molte delle multe elevate in automatico (senza vigili, ti fanno la foto e via) non sono dovute all'effettivo passaggio con il rosso.
Infatti, si viene multati anche solo fermandosi sulla linea bianca d'arresto o superandola leggermente col muso dell'auto. Anche se non si "brucia" il semaforo. Clic, foto, 160 euro da pagare! E in Comune si fregano le mani...
Occhio a questi tre incroci
Il peggiore degli incroci, per numero di sanzioni elevate, e dunque il più pericoloso per gli automobilisti è il semaforo fra Corso Trapani e Corso Peschiera, che ha affibbiato ben 39.780 multe in 12 mesi.
Segue il T-red fra Corso Potenza e via Pianezza, con 21.640 multe elevate.
Terzo sul podio il semaforo fra Corso Vigevano e Corso Vercelli, con 18.712 sanzioni.
In tutto da queste multe (e solo da queste, escludendo tutto il resto delle sanzioni per divieti di sosta o altro) il Comune ha incassato nel 2020 l'astronomica cifra di 14,5 milioni di euro.
Sono però 1.216 i ricorsi di automobilisti che si sono sentiti ingiustamente sanzionati e credono di poterlo dimostrare. In passato, si parla di oltre dieci anni fa, perfino la Magistratura si occupò di casi consimili in tutto il Nord Italia (pubblico ministero Alfredo Robledo) condannando le aziende fornitrici e gli amministratori pubblici dei Comuni ispezionati.
La sindaca sotto attacco
Ovviamente, in casi come questo, chi ci va di mezzo è la guida politica dell'ente pubblico. In questo caso, la Giunta Appendino accusata di voler solo fare cassa con le multe agli automobilisti. Certo che, se i dati ufficiali sono questi, sembra difficile difendere le scelte in merito della prima cittadina M5S. Sia come sia, si è avventata sulla (facile) "preda" la battagliera consigliera di Forza Italia Federica Scanderebech che ha dichiarato senza mezzi termini:
"Questa non è prevenzione ma fare cassa. Per questo chiederò il ritiro delle deleghe all’assessore Maria Lapietra, che invece di pensare alla prevenzione dei contagi sui mezzi pubblici si occupa di vessare chiunque usi l’automobile".
Di rimando anche Fratelli d'Italia, con il portavoce Enrico Forzese:
"È vergognoso che il Comune di Torino si riduca a dare precisa disposizione di aumentare il numero delle multe pur di fare cassa sulle spalle dei cittadini. La mia solidarietà va al corpo dei vigili urbani, relegati dal Comune a semplici esattori".
Altri dati ufficiali dal report della Polizia Locale ufficializzano 24 incidenti mortali a Torino città e oltre 700 sinistri con feriti di diversa entità nel 2020.