Picchiano il coetaeo 15enne per rapinarlo: baby gang in manette a Pietra Alta
L'aggressione è avvenuta in corso Giulio Cesare
Ennesima baby gang in azione a Torino. Un fenomeno che sta crescendo sempre di più soprattutto nelle aree più degradate e dove l'integrazione tra culture e usanze diverse è più difficile. Anche nei comuni della cintura la situazione è sempre più preoccupante, soprattutto dopo la pandemia del 2020 che ha accentuato le difficoltà economiche delle famiglie e lo sgretolamento sociale.
5 arresti
Tre ragazzi e due ragazze, rispettivamente di 14 e 17 anni, sono state arrestati dai carabinieri della compagnia Oltre Dora, con l’accusa di rapina in concorso effettuata in zona di Barriera di Milano, quartiere non facile, ubicato nel quadrante nord del capoluogo piemonte.
Il reato
Nella giornata di domenica 12 marzo 2023, la banda si è avvinata ad un 15enne che camminava tranquillo per strada a Pietra Alta (fetta di città tra la Falchera vecchia e l'area delle concessionarie e dei supermercati di corso Giulio) e lo ha aggredito con calci, pugni e insulti. Al momento, non è chiaro se dietro ci sia anche del bullismo dei confronti della vittima. Un particolare è certo: volevano a tutti i costi il portafoglio, la collana e gli occhiali da sole firmati.
Dopo il furto il ragazzino, nonostante fosse addolorato per i pugni e calci ricevuti in varie parti del corpo, è riuscito a scappare e si è recato in caserma, in corso Vercelli, a Falchera. Qui ha sporto denuncia, fornendo tutti i dettagli dei vestiti, altezza, colore degli occhi e capelli) del gruppetto di suoi coetanei, per evitare che la passassero liscia.
Nel giro di qualche ora dal racconto del malcapitato, i militari si sono messi al lavoro nella zona e nel giro di poco la baby gang è stata "pizzicata" in corso Giulio Cesare, da sempre via complicata sotto il profilo sociale e della sicurezza pubblica.
Appena i 5 giovani hanno visto la pattuglia dei carabinieri che girava per le vie, hanno tentato la fuga ma è stato tutto inutile. Durante le perlustrazioni del territorio sono stati identificati anche due 13enni che, per legge, non sono imputabili. Successivamente sono stati tutti fermati e portati in caserma per le verifiche del caso.
Al termine delle ricerche e delle identificazioni, tutto ciò che era stato sottratto alla vittima è stato recuperato e riconsegnato. Per i giovani che sono imputabili gli sono stati dati gli arresti domiciliari.
FOTO DI REPERTORIO