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Parco della Confluenza: runner aggredito con un coltello

L'uomo, 56 anni, stava correndo al parco, come d'abitudine, quando ad un certo punto due uomini sono sbucati dal nulla minacciandolo

Parco della Confluenza: runner aggredito con un coltello
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Le immagini sono esaustive: sangue dalla mano, dal gomito e da un ginocchio. Si tratta fortunatamente di tagli non profondi, ma lo spavento per Claudio Lasagno, il runner che questa mattina, verso le 7, stava correndo al Parco della Confluenza è stato forte.

L'uomo, 56 anni, stava correndo al parco, come d'abitudine, quando ad un certo punto due uomini sono sbucati dal nulla minacciandolo con un coltello per avere il suo smartphone.

Tutto subito la vittima ha consegnato il cellulare, poi la reazione istintiva di ribellione,lo scontro fisico che costa al 56enne diverse escoriazioni, e l'idea di far credere ai malviventi di essere un poliziotto, un colpo di scena che gli aggressori non si aspettavano e infatti dopo un po' i due rinunciano a preda e bottino e si dileguano.

Una zona di degrado sempre più pericolosa

Restano ora le ferite e lo spavento, ma soprattuto la consapevolezza che la zona stia diventando ogni giorno più difficile e insicura con bivacchi e rifiuti, dentro il parco in cui ogni giorno spunta una nuova tenda, non si contano più i senzatetto.

Una situazione ben raccontata sui social dal consigliere comunale Pino Iannò che per primo ha raccolto la testimonianza della vittima e che sui social scrive:

E’ urgente prendere provvedimenti, caro sindaco che solo un paio di giorni fa ha firmato il Patto per la sicurezza e smettiamola con il finto buonismo. Soprattutto non andiamo ad aggiungere altri problemi, pensando di creare un centro di accoglienza per migranti nell’ex caserma di via Bologna. Non andiamo a creare una nuova zona discarica

 

 

 

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