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Alibi di ferro
Omicidio Mottura: scarcerato uno dei tre arrestati
La richiesta è arrivata dalla stessa pubblica accusa: foto inequivocabili lo ritraggono lontano da Torino poche ore prima del delitto.
Scarcerato uno dei tre arrestati per l'omicidio dell'architetto Roberto Mottura, freddato con un colpo di pistola durante un furto nella sua abitazione.
Uno degli indagati torna libero quindi: non era lì in quella maledetta situazione culminata con l'assassinio. Flaogert Syla, 26 anni, è stato scarcerato e la richiesta l'hanno protocollata gli stessi magistrati che rappresentano l'accusa, ovvero i pubblici ministeri Valentina Sellaroli e Marco Sanini. Ha un alibi di ferro, questo albanese, che lo colloca ben lontano da Torino e quindi dalla villetta dell'architetto ammazzato con un colpo di calibro 22 durante un tentativo di rapina. Difeso dall'avvocato Fabio Della Corte, si era da subito dichiarato estraneo ai fatti: "Non ero a Torino in quei giorni", aveva dichiarato durante l'udienza di convalida. Ma d'altronde è anche vero che nessun imputato dice di essere colpevole fin da subito (o quantomeno pochissimi lo fanno). Il suo legale aveva però portato come inconfutabili prove alcune fotografie scattate nelle ore immediatamente precedenti e successive al delitto avvenuto notte tra l'8 e il 9 giugno scorso.
A confermare il suo alibi anche le parole di un altro degli arrestati per il delitto, Mergim Lazri, difeso dall'avvocato Antonio Genovese. Ma essere lontano da Torino potrebbe anche non risolvergli completamente la situazione, visto che infatti rimane indagato per concorso in omicidio. L'ipotesi, a questo punto, è forse che l'albanese potesse avere contribuito al "progetto" senza poi parteciparvi concretamente? Di sicuro Syla conosceva bene sia Lazri sia l'altro arrestato Emirijon Marini che, secondo la prima ricostruzione, sarebbe quello che concretamente ha tirato il grilletto. Staremo a vedere quindi come si evolverà questa non semplice indagine successiva all'omicidio del povero Mottura.
E' stato quindi scarcerato dal Tribunale l'albanese coinvolto nell'omicidio dell'architetto Mottura.
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