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Omicidio Erika Preti, Dimitri Fricano fuori dalle Vallette per motivi di salute, sconterà la sua pena a casa

Nel 2017, mentre si trovava in vacanza con la fidanzata, la uccise al culmine di un brutale litigio

Omicidio Erika Preti, Dimitri Fricano fuori dalle Vallette per motivi di salute, sconterà la sua pena a casa
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E’ stato scarcerato ed è tornato a casa a Biella per motivi di salute, Dimitri Fricano, 35 anni, condannato a 30 anni di carcere per aver ucciso a coltellate la fidanzata, Erika Preti, 27 anni, di Tollegno, mentre la coppia si trovava in vacanza a San Teodoro, in Sardegna.

Scarcerato per motivi di salute

Come riportano i colleghi di Prima Biella, il legale del giovane l'avvocato Alessandra Guarini (che al processo era stata affiancata dal collega di Nuoro, Roberto Onida) ha dichiarato al telefono il motivo della decisione del tribunale:

Sono autorizzata a comunicare che i giudici del tribunale di sorveglianza di Torino hanno concesso i domiciliari a Dimitri per consentirgli di curarsi e quindi per motivi di salute…

Fricano è stato condannato a trent'anni di reclusione e ha finora scontato quasi 6 anni di carcere alle Vallette di Torino.

Ora però le sue condizioni di salute (è stato dichiarato "obeso" e "a rischio di complicanze cardiovascolari") non sono più compatibili con la detenzione, in particolare la cucina del carcere non riesce a fornire pasti ipocalorici al detenuto che, di conseguenza, non può seguire la dieta per lui indicata e bisognoso di un'assistenza speciale. Il giudice del tribunale di sorveglianza gli ha quindi concesso i domiciliari, e lui è tornato a vivere a casa sua a Biella.

Dimitri Fricano ed Erika Preti

Il delitto

L’omicidio avvenne l’11 giugno 2017 in una villetta di San Teodoro, in Sardegna, dove i due stavano passando un periodo di vacanza.

Fricano, che era stato dichiarato capace di intendere e volere dopo le perizie psichiatriche, subito dopo il delitto aveva parlato di un tentativo di rapina finita male, per poi confessare - dopo essersi presentato a palazzo di giustizia a Biella davanti al procuratore Teresa Angela Camelio e al luogotenente Tindaro Gullo - di essere stato lui a uccidere Erika.

Al culmine di un furioso litigio, il giovane aveva afferrato un coltello con lama seghettata lunga una trentina di centimetri utilizzato poco prima per tagliare il pane e aveva sgozzato la fidanzata con due precisi e micidiali fendenti.

La vittima Erika Preti, 27 anni

 

 

 

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