Omicidio Carmagnola: "Alexandro diceva frasi senza senso"
Sono gli amici a delineare il quadro di profonda crisi in cui il 39enne era caduto.
Omicidio Carmagnola, Alexandro Riccio si trovava in una momento di profonda crisi. E' così che lo descrivono i suoi amici all'indomani dell'uccisione della moglie e del figlioletto di 5 anni.
Omicidio Carmagnola: "Alexandro diceva frasi senza senso"
"E' sempre stato un tipo particolare. A volte sembrava gli mancasse il senso della misura. Ma nessuno pensava potesse arrivare a commettere un tale delitto".
Sono gli amici di Alexandro Riccio, a descrivere al Corriere della Sera, la personalità del 39enne resosi responsabile del duplice omicidio della moglie Teodora, 39 anni come lui, e del figlioletto Ludovico, di appena 5 anni.
Teodora e Ludovico
Alexandro era cresciuto a Nichelino. Nel 2014 il matrimonio con Teodora e il trasferimento a Carmagnola. Poi l'arrivo, cinque anni fa di Ludovico. Un matrimonio apparentemente come tanti altri, con i suoi alti e bassi. Una prima crisi aveva portato il 39enne a ritornare a Nichelino, ma poi le cose si sono sistemate ed è ritornato a Carmagnola da Teodora e Ludovico. Ma forse non tutto si era sistemato come sembrava.
Le frasi sui social
I vicini riferiscono che le liti tra i due ultimamente si facevano sempre più frequenti. Ultimamente Alexandro aveva anche cominciato a scrivere sui social frasi sconnesse che poi cancellava:
"Chiedo scusa alla mia famiglia, ho commesso tanti errori".
Il biglietto prima dell'omicidio
L'ultima frase l'ha scritta su un foglio giovedì notte:
"Vi porto via con me".
Poi il duplice omicidio. Teodora e Ludovico sono stati entrambi colpiti con un oggetto contundente. Per loro non c'è stato nulla da fare.
Infine Alexandro ha tentato di togliersi la vita lanciandosi dal balcone della loro abitazione posta al secondo piano di una palazzina di via Barbaroux. Ora si trova ricoverato al CTO e anche se ha riportato diverse fratture, se la caverà. Ma si porterà per sempre sulla coscienza il peso del suo gesto.