Indagine lampo

Omicidio a Torino: arrestato l'assassino del 91enne accoltellato in casa dopo una lite per futili motivi

Si tratta di un pluripregiudicato di origini catanesi di 50 anni, che conosceva da poco la vittima.

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L’omicida del 91 enne Vincenzo Rossi rinvenuto cadavere pomeriggio cadavere nel suo appartamento, raggiunto da almeno quattro coltellate (attorno alle 16.40 di ieri, mercoledì 7 aprile 2021, in via Tripoli) di cui una al collo, è stato bloccato dai carabinieri del comando provinciale di Torino nei pressi dei binari della stazione ferroviaria Porta Nuova.

Arrestato l'assassino del 91enne accoltellato in casa

Una volta fermato, con evidenti macchie ematiche sugli indumenti indossati, nonché fortemente somigliante all’uomo ripreso dalle telecamere di un vicino tabaccaio posto di fronte all’abitazione dove si è consumato il delitto, è stato condotto presso la caserma Micca dell’arma, dove poco dopo il il pm di turno della procura del capoluogo piemontese lo ha sottoposto a fermo al termine di un interrogatorio nel corso del quale, messo alle strette degli investigatori, ha confessato il delitto.

IL MOMENTO DELL'ARRESTO:

Dopo il delitto ha comprato le sigarette con soldi insanguinati

Gli elementi indiziari raccolti dagli investigatori del comando provinciale carabinieri di Torino, in meno di 12 ore dal delitto, sono risultati schiaccianti aldilà della confessione resa davanti al magistrato dall’autore dell’omicidio del 91 enne. Oltre alle immagini riprese dal sistema di videosorveglianza privato di un tabaccaio dove l’omicida dopo il delitto ha acquistato un pacchetto di sigarette, immediatamente distribuite per le ricerche a tutte le pattuglie dell’arma in servizio nella città e nella provincia, i carabinieri hanno rinvenuto all’interno dell’abitazione dove si è consumato il delitto una impronta utile alla comparazione, che il R.I.S. di Parma in poche ore ha potuto attribuire all’indagato già schedato in banca dati.

Inoltre al fermato sono stati sequestrati gli indumenti e le scarpe indossati, visibilmente ancora intrisi del sangue della vittima. In tasca gli è stato rinvenuto il pacchetto di sigarette comprato poco prima di fronte alla casa della vittima, corrispondente alla marca indicata dal titolare dell’esercizio pubblico. Nella circostanza l’uomo ha pagato le sigarette con una banconota da 50 euro sporca di sangue, sequestrata dai carabinieri insieme ad una ulteriore banconota con altre lievi tracce ematiche rinvenuta nel suo portafoglio. Infine l’uomo fermato aveva un lieve taglio sul dorso di una mano, molto verosimilmente procuratoselo durante la colluttazione con il povero anziano.

Omicidio a Torino: un'indagine lampo

In nottata nei pressi della stazione ferroviaria di Porta Nuova, i Carabinieri del Comando Provinciale di Torino lo hanno individuato e bloccato. Ancora sporco di sangue, è stato identificato: si trattava di in pluripregiudicato di origini catanesi di 50 anni, che conosceva da poco la vittima. Il movente dell'omicidio è da ricondurre ad una violenta lite tra i due per futili motivi, ancora meglio da chiarire.

I primi rilievi esterni sul cadavere eseguiti dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Torino, insieme al medico legale, avevano evidenziato almeno 4 coltellate inferte sul corpo della vittima, delle quali una al collo, con un coltello da cucina ancora conficcato. L'autopsia disposta dalla procura di Torino consentirà di verificare nel dettaglio tutte le ferite.

Urla nell'appartamento, i Carabinieri allertati dai vicini

Sul posto erano subito intervenuti i Carabinieri del nucleo investigativo del comando di Torino per effettuare insieme insieme al medico legale incaricato dalla procura il sopralluogo dell’abitazione dove è stato rinvenuto il cadavere del 91 enne.

L’appartamento non era a soqquadro. I Carabinieri erano intervenuti a seguito di alcune chiamate al 112 che segnalavano urla provenire provenire dal quinto piano dell’abitazione dell’uomo, che non era sposato e abitava da solo.

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