Oggi l'autopsia sul corpo di Marco Conforti, intanto si indaga nella vita dell'imprenditore
Sono tanti i lati oscuri che riguardano le ultime ore di vita del 55enne ritrovato senza vita nel baule di un Range Rover in via Rovigo
Si eseguirà oggi l'autopsia sul corpo di Marco Conforti. L'esame post mortem sarà decisivo per capire se l'imprenditore, che faceva parte del Consorzio Autoscuole Torino (con sede a Settimo Torinese) e con il padre era a capo di diverse scuole guida nel Chivassese, sia stato ucciso o se sia morto per un malore magari in seguito all'assunzione di sostanze.
Il ritrovamento del corpo
Il corpo dell'imprenditore è stato ritrovato nel baule della sua Range Rover in via Rovigo, l'auto era stata individuata grazie al Gps del telefonino trovato in auto insieme ad altri oggetti personali. Quell’auto che, parcheggiata malamente con il muso verso il parcheggio, non era passata inosservata tra i residenti della zona. Ferma nello stesso punto per più giorni e da cui proveniva un forte odore.
Una vicenda dai lati oscuri
Sono tanti i lati oscuri che riguardano le ultime ore di vita del 55enne Il primo riguarda le tempistiche: l'unico dato certo infatti è che l'uomo fosse vivo tra il 23 e il 24 maggio. Di quella giornata ormai si sanno tutti i movimenti già dal mattino quando Conforti accompagna sua figlia a scuola, poi il viaggio in Ferrari verso la Liguria, a Varazze, la cena con gli amici in zona Gran Madre ed infine il night.
Decisive per il caso i filmati di sorveglianza
Proprio al night la compagnia di amici si divide, diventa quindi impossibile capire cosa abbia fatto l'uomo nelle sue ultime ore di vita, se non visionando le videocamere di sorveglianza del night, lavoro che sta svolgendo la polizia in queste ore per capire se Conforti fosse da solo nel suo ultimo viaggio in auto.
Anche visionare i filmati delle telecamere invia Rovigo potrebbe fornire risposte riguardo agli ultimi attimi di vita dell'imprenditore. Da quella notte il telefono ha iniziato a squillare a vuoto e solo domenica pomeriggio la ex moglie e i figli sono riusciti a localizzare il suo iphone.
Non è chiaro quindi neanche l'orario d'arrivo in via Rovigo e infatti alcuni residenti sono sicuri che nella notte del 24 il Suv non fosse parcheggiato lì.
Omicidio o fatalità?
Resta da capire quindi se chi ha nascosto il corpo di Conforti abbia agito seguendo un disegno preciso (prima l'omicidio e poi l'occultamento) o in preda al panico dopo aver assistito ad un malore fatale.
Sarebbe questa la spiegazione più plausibile, secondo gli investigatori. A sostenere questa tesi ci sarebbe l'unico dato di fatto: ovvero che il corpo non presentava (almeno ad una prima osservazione) segni di traumi e poi ci sono le testimonianze di chi conosceva Marco Conforti, amici conoscenti e famigliari, che a spada tratta lo difendono.
Perché se la passione per la bella vita, gli eccessi ed un'esistenza un po' sopra le righe sono evidenti, lo è anche la totale assenza di nemici. Certamente, solo scavando ancora nella vita di Conforti si capirà se questo ritratto è autentico al 100%, ma prima di tutto sarà il suo corpo a fornire le risposte che tutti stanno aspettando e per questo bisognerà veramente aspettare il referto del medico legale Roberto Testi.