Occupazioni abusive delle case Aler, blitz di Torino Tricolore
Gli attivisti del sodalizio di destra affiancano i residenti esasperati dalle continue illegalità perpetrate da stranieri e rom.

Torna di attualità il tema delle occupazioni abusive e delle case popolari Aler dove si intrufolano illegalmente rom e similari senza che nessuno riesca a cacciarli via. O, forse, senza che nessuno "voglia" cacciarli via.
Perseguire le illegalità
Va sottolineato, però, che questa gente toglie gli alloggi a chi ne avrebbe diritto per legge. E dunque sarebbe il caso di perseguire più puntualmente e duramente chi infrange le regole. Ciò accade in molte grandi città italiane, soprattutto a Roma, Milano e Torino. Nel capoluogo piemontese il rione di via Lamberto De Bernardi rappresenta la punta dell'iceberg. E proprio qui, in strada come si faceva un tempo, gli attivisti di Torino Tricolore hanno portato la loro voglia di far politica. Il sodalizio identitario e di estrema destra denuncia la grave situazione delle occupazioni abusive coinvolgendo i residenti della zona che non ne possono più di tollerare situazioni illegali, al confine con la criminalità. Per di più, poiché in moltissimi casi queste occupazioni sono fatte da stranieri, c'è il rischio di essere tacciati di razzismo solo perché li si vuol cacciare: un'accusa ormai in grado di irretire anche le richieste più lecite...
I residenti sono stanchi
Così il comunicato dell'associazione capeggiata da Matteo Rossino:
"Torino Tricolore torna in strada con un sopralluogo alle case popolari di via Lamberto De Bernardi. È avvenuto anche un confronto con i residenti della zona, stufi di assistere alle continue occupazioni abusive. Queste case popolari sono ormai in balìa dei rom che stanno occupando sempre più alloggi abusivamente. Come se non bastasse alcuni residenti hanno paura ad uscire dai loro alloggi perché altri nomadi presidiano la zona in cerca di appartamenti in cui entrare. Nonostante molti italiani siano senza abitazione e aspettino anni per l’assegnazione di una casa popolare, sono costretti a vedere i propri diritti calpestati e gli appartamenti sottratti, tramite occupazioni abusive, senza che le autorità preposte muovano un dito".
Giusto cacciar via i poveri?
Ovviamente il fenomeno delle occupazioni abusive è annoso e scatena sempre un vivace dibattito: giusto cacciar via famiglie povere e indigenti anche se vivono nell'illegalità? Giusto tollerare comportamenti fuorilegge a discapito delle aspettative di altri poveri che hanno diritto? Ciascuno ha le proprie idee in merito, ma certo la "promozione" delle occupazioni sponsorizzata da molti ambienti anarchici e di estrema sinistra non aiuta a creare un clima di legalità. Basti vedere alcune reazioni indignate allo sgombero dello stabile di via Giulio Cesare effettuato a gennaio 2021 per capire in quale ginepraio di interpretazioni ci si può imbattere. Così Rossino:
“La situazione sta degenerando e i residenti hanno affermato che a nulla sono servite le varie chiamate fatte ad Atc (Agenzia Territoriale per la Casa) e Comune di Torino per denunciare il problema. Per questo motivo li contatteremo noi per avere delle risposte concrete e sollecitare una rapida soluzione".
Torna dunque di attualità il tema delle occupazioni abusive e delle case popolari Aler in Piemonte, una questione che provoca sempre molto dibattito.