Rapina gioielleria Grinzane: al processo la disperazione di madri e compagne dei due rapinatori morti
Alcuni parenti si sono costituiti parte civile
Il gioielliere di Grinzane Cavour Mario Roggero, imputato per aver ucciso a colpi di pistola, l'8 aprile 2021, i rapinatori (Andrea Spinelli, Giuseppe Mazzarino), è tornato in aula ad Asti per una nuova udienza. E' accusato di duplice omicidio volontario, tentato omicidio e porto illegale d'arma.
Cosa successe quel giorno
Quel giorno, i due ladri fecero irruzione con una pistola giocattolo, rubarono il bottino e scapparono via davanti agli occhi increduti della moglie e della figlia di Roggero presenti in quel momento nel negozio. Dopodiché il gioielliere Roggero uscì fuori dal locale in fretta e furia e lì inseguì sparandogli dei colpi fatali di pistola (ben 5 di revolver).
Durante il processo ha detto a chi gli ha chiesto di ripercorrere gli attimi caldi di quel pomeriggio:
"Non intendo rispondere all'esame".
La madre di uno dei rapinatori in aula:
"Non doveva essere lì. Mio figlio ha sbagliato. Ma non è giusto che abbia perso la vita con questa morte. E' troppo orrenda".
Alcuni parenti si sono costituiti parte civile così come anche quelli dell'altro uomo rimasto a terra, Giuseppe Mazzarino.
"Mio figlio non voleva più le tende in casa perchè si vedeva il padre dietro. Da allora dorme con me. Mia figlia lo sogna spesso. - fa sapere la compagna
In vita c'è il terzo rapinatore che rimase ferito ad una gamba e porta con sé una sindrome da stress: si chiama Alessandro Modica, che ha attualmente 36 anni ed è recluso in carcere per i fatti commessi. Anche lui ha partecipato, a pochi passi da Roggero, all'ultima udienza che si è tenuta oggi ad Asti.