Non solo Covid: all'ospedale di Rivoli eseguito un prelievo multiorgano da paziente deceduta
Donati fegato, reni, cornee e cute a scopo di trapianto terapeutico.
Non solo Covid: all'ospedale di Rivoli eseguito un prelievo multiorgano da una paziente 59enne deceduta a causa di un'emorragia cerebrale spontanea.
All'ospedale di Rivoli eseguito un prelievo multiorgano
Gestire le emergenze oltre la nuova ondata pandemica è la sfida che l’AslTo3 ha dovuto affrontare in questi giorni, mettendo in campo professionalità e organizzazione nel suo presidio ospedaliero di Rivoli.
Nella notte fra lunedì 8 e martedì 9 marzo 2021 infatti, è stato eseguito un prelievo di organi (fegato e reni) e tessuti (cornee, cute) a scopo di trapianto terapeutico, da una donatrice di 59 anni, deceduta a causa di un’emorragia cerebrale spontanea.
Espianto e allocazione
La famiglia della donna, pur in un momento così drammatico, ha compiuto un gesto di grande solidarietà umana, acconsentendo all’espianto. La complessa catena di procedure mediche specialistiche prevista in questi casi si è subito attivata, impegnando le équipe della rianimazione e della sala operatoria, del laboratorio analisi, della radiologia, neurologia e cardiologia per la diagnostica e della logistica per la gestione del flusso di materiale diagnostico. Il Coordinamento Regionale Trapianti ha gestito la rete organizzativa fra prelievo e allocazione degli organi, coordinando le équipe di chirurghi prelevatori: una per il fegato, una per la cute, una per i reni, mentre le cornee sono state prelevate da un medico della rianimazione nell’ospedale di Rivoli, il tutto insieme ai medici della rianimazione e al personale infermieristico della sala operatoria rivolese.
“Un sentito ringraziamento va in primo luogo alla famiglia della donatrice, che ha permesso questo grande gesto di solidarietà” ha commentato Franca Dall’Occo, Direttore Generale AslTo3. “Desidero altresì ringraziare le équipe di Pinerolo e Rivoli, che hanno gestito le emergenze con competenza, professionalità e sollecitudine. In particolare un’allerta per afflusso massivo in un Pronto Soccorso, già sottoposto ad una forte pressione per l’aumento degli accessi legati alla recrudescenza pandemica, rappresenta di per sé una criticità, che l’AslTo3, grazie alla Medicina d’Urgenza di Pinerolo, insieme con le altre strutture dell’ospedale, ha saputo fronteggiare egregiamente. La nuova sfida per la sanità pubblica è questa: esserci, sempre e comunque, per tutti, non solo per i malati covid, ma anche per i pazienti cronici, gli oncologici e per tutti coloro che continuano, al di là della pandemia, ad aver bisogno di noi.”