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Non fu un malore ad uccidere Giovanni Salus: l'autopsia smentisce il racconto dei suoi aguzzini

Il senzatetto aveva il torace sfondato in due punti e diverse lesioni al fegato

Non fu un malore ad uccidere Giovanni Salus: l'autopsia smentisce il racconto dei suoi aguzzini
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La doccia bollente e poi il malore che lo porta alla morte. Sembrava questa la spiegazione del decesso di Giovanni Salus, 58 anni, avvenuto sabato 8 luglio nel quartiere Chiavazza a Biella.

La verità emersa dall'autopsia

Come riporta Prima Biella, l'autopsia disposta dalla Procura ha svelato un quadro completamente diverso: il senzatetto aveva il torace sfondato in due punti e diverse lesioni al fegato

Arrestate le 4 persone che erano nell'appartamento insieme all'uomo. Proprio loro avevano raccontato del malore dopo la doccia, tesi avvalorata dal fatto che sul corpo non c'erano segni di colluttazione. Le lesioni infatti erano tutte interne.

Da chiarire i motivi dell'aggressione

I quattro sono stati interrogati ieri notte in Procura dopo che gli inquirenti avevano ricevuto gli esami del medico legale. Ancora da chiarire i motivi dell'aggressione. Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, il senza tetto dal passato movimentato e con problemi di alcol e droga,  avrebbe passato la giornata nei giardini della città prima di recarsi nell'appartamento di via Buratti. La chiamata alle forze dell'ordine e al 118 era arrivata verso le sette di sera, l'uomo era stato trovato esanime nella doccia, sul corpo i segni di ustioni

Per uno degli arrestati, già in carcere per una rapina avvenuta l'altro ieri, l'accusa è di omicidio volontario, per gli altri tre è di concorso in omicidio.

 

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