Nigeriano lancia gli oggetti in vendita contro il tabaccaio: "Mi hai fregato la ricarica"
Lo straniero aveva fatto una ricarica del telefono ma il gestore aveva ri-azzerato per debito pregresso; quindi il lancio degli oggetti e l'arrivo della Polizia.
24enne nigeriano si sente fregato da un tabaccaio, lo minaccia e gli lancia addosso oggetti che c'erano lì sul bancone in vendita: accendini, chupa-chups, volantini e pacchetti di caramelle.
Ha perso la testa
Ha perso la testa questo immigrato africano, che incolpava il rivenditore di non avergli fatto la ricarica telefonica chiesta (e pagata). Peccato che alla fine il tabaccaio abbia ragione e lo straniero torto. Perché: è vero che la ricarica è stata pagata, ed è anche vero che dalle notifiche di credito risultava ancora zero. Ma ciò perché quell'utenza era "in debito" col gestore dell'importo dovuto e quindi in automatico il sistema ha "prosciugato" la ricarica appena effettuata. Ciò ha causato il malinteso che, condito con qualche difficoltà di comunicazione e con l'atteggiamento irascibile del cliente, è sfociato con l'intervento della Polizia. Il protagonista della vicenda si era recato presso una tabaccheria di via Borgo Dora chiedendo di poter effettuare una ricarica telefonica. Effettuata e pagata la transazione, era dunque uscito dall’esercizio commerciale ma vi aveva fatto subito dopo, sostenendo di non aver ricevuto la ricarica. A sostegno di tale tesi, sosteneva che il pin riportato sulla scheda fosse già stato utilizzato e quindi non più valido.
Credito ri-azzerato
Il tabaccaio spiegava all'africano come tale eventualità fosse assolutamente impossibile, perché i pin sono unici e vendibili una sola volta. Inoltre si veniva a scoprire che il suo credito era stato ri-azzerato dopo la ricarica, in virtù di un debito pregresso in capo all’intestatario della scheda. Non contento, il nigeriano ritornava al negozio portandosi al seguito un connazionale di 27 anni e minacciava il tabaccaio, iniziando il lancio dei prodotti esposti alla vendita al suo indirizzo. Personale del Commissariato Centro, prontamente intervenuto sul posto, riportava alla calma con difficoltà i due soggetti, che peraltro si rifiutavano di fornire le proprie generalità. Uno dei due, il ventisettenne, sferrava addirittura un pugno all’indirizzo di un agente poco prima di essere trasportato in Questura per accertamenti. Verrà arrestato per resistenza a Pubblico Ufficiale, mentre il suo amico verrà denunciato per resistenza, rifiuto di fornire le proprie generalità e per violazione delle leggi sull’immigrazione.
Questa dunque la curiosa notizia del nigeriano che lancia oggetti contro un tabaccaio perché si sente fregato.
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